Genio civile, Zuccarello cita collaboratore di Falcone Sull’affidamento alla Nurovi: «Idea del suo entourage»

«Devo dirti la verità, non è idea mia questa qua». Anche se il carisma a Natale Zuccarello di certo non mancava – c’è chi racconta di essersi sentito suggerire di «avere fede», dopo avere lamentato la mancata ricezione di inviti per le gare d’appalto – l’ingegnere di Misterbianco, da ieri pomeriggio in carcere, avrebbe dato anche prova di sapere riconoscere l’impegno altrui. In un’intercettazione dello scorso dicembre, parlando con Nunzio Adesini, Zuccarello spiega che l’input per assegnare ai Mondello – dei quali Adesini è parente – i lavori per il ripristino di una condotta sulla collina di Vampolieri sarebbe arrivato dalla sfera politica. Zuccarello fa un nome ben preciso, che rischia adesso di alzare un polverone e allungare ombre sull’operato del governo regionale. «È idea dell’assessore o del suo entourage», sostiene il burocrate. Sul momento Adesini non comprende, fa confusione. Per un attimo pensa il riferimento vada alla giunta comunale catanese. A fare chiarezza è Zuccarello: «Marco Falcone».

A quel punto il capo dell’ufficio di via Lago di Nicito, a cui la guardia di finanza ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare mentre si trovava nell’aeroporto Vincenzo Bellini, specifica che a entrare in gioco sarebbe stato una persona vicina a Falcone: «Pippo Li Volti». Nato a Vizzini, 58 anni fa, Li Volti è il coordinatore della segreteria particolare di Falcone. «Marco non parla di queste cose, ne parla Pippo», spiega Zuccarello.

Nella ricostruzione offerta dall’ingegnere del Genio civile, c’è qualche passaggio poco chiaro in merito alla dinamica che ha portato a individuare nella Nurovi la società giusta per soddisfare le aspettative che sarebbero sorte a Palermo. «Devi sapere – racconta l’ingegnere a Nunzio Adesini – che avevano dato a un’impresa che si chiamava Neon, siccome mi ha detto che è di Gela e avevo collegato Gela con te, allora ho detto: “questa (Neon, ndr) non è iscritta da noi, non è possibile utilizzarla, però se volete il comparto di Gela ce n’è uno che…”». Davanti a quella denominazione – Neon – Adesini rimane perplesso e suggerisce il nome di un’altra ditta dal nome simile ma che comunque non avrebbe a che fare con la propria compagine sociale. Ancora una volta, però, è Zuccarello ad arrivare in soccorso. «Dalle parti di Gela c’è Neon di Mondello, mi avevano detto loro», dice l’ingegnere. Ed è per questo che, forse supponendo di avere ricevuto il nome sbagliato dell’impresa ma accostandola comunque agli imprenditori Mondello, Zuccarello avrebbe proposto il nome Nurovi. «Marco è uno che rispetta gli impegni che prende – commenta Zuccarello intercettato – Fidati di me, dico, su questo costruiamoci». Per la procura, a dimostrare che il collaboratore dell’assessore regionale abbia mostrato interesse sull’affidamento dei lavori ad Aci Catena sarebbero due incontri. Li Volti e Zuccarello si vedono il giorno prima e subito dopo il confronto tra il capo del Genio civile e l’imprenditore Adesini. Nell’ultimo l’ingegnere avrebbe dato conferme positive a Li Volti: «Puoi dire che funziona tutto, è andato tutto a posto». Sempre Zuccarello aggiunge: «Mi dovete fare una statua»

«Non conosco né Adesini né Mondello e smentisco senza problemi che io abbia mai segnalato a Zuccarello o altri funzionari il nominativo di un’azienda – replica a MeridioNews Li Volti -. Da coordinatore della segreteria dell’assessore ho quotidianamente contatti con gli uffici che si occupano di lavori pubblici in Sicilia, ma per parlare di lavori in corso e nell’ambito della cornice istituzionale. Questo riferimento a me o all’assessore non ha alcun senso». Smentisce qualsiasi interferenza anche l’assessore Marco Falcone: «Sono totalmente estraneo a questa storia. Ho il piacere di presenziare alla consegna dei lavori alle popolazioni, ma prima non sono mai intervenuto. Anzi ho sempre detto di fare ruotare le imprese – commenta Falcone a MeridioNews – Nel 2019 facemmo un incontro a Caltanissetta, in cui un’associazione di artigiani mi contestò che c’erano imprese che prendevano più lavori. Andammo a controllare e su 108 interventi sugli alvei, solo in sei casi l’aggiudicazione era andata ad aziende che avevano altri lavori». Falcone afferma anche di essere stato un sostenitore delle gare aperte a tutti e con il principio del massimo ribasso. «Verso le procedure negoziate ho sempre avuto perplessità – continua – In alcuni casi ho auspicato fosse l’Urega a gestirle, con il massimo ribasso, così da consentire alle ditte di partecipare e al contempo avere procedure snelle che potessero portare all’avvio di tanti lavori per il bene della Sicilia». Un ultimo commento sugli arresti al Genio civile: «Spiace la notizia dell’aggravamento delle posizioni e continuo ad auspicare che gli indagati possano chiarire le proprie posizioni, ma è giusto che la magistratura faccia il proprio lavoro».

In merito ai lavori sulla collina di Vampolieri, la procura ha segnalato anche due fatti. Il primo riguarda un aumento della spesa, passata da 150mila a 260mila euro grazie a un verbale che sarebbe stato redatto a margine di un sopralluogo che, secondo la procura, potrebbe non essere mai stato effettuato. Il secondo, invece, è legato a una perizia suppletiva arrivata a marzo in seguito alla consegna dei lavori ultimati alla condotta. In quel caso Saverio Verde avrebbe chiesto al dipartimento regionale tecnico un’integrazione di circa 50mila euro da usare per asfaltare circa trecento metri di strada e rifare i marciapiedi malandati. A promettere l’intervento migliorativo, durante la cerimonia di fine lavori e alla presenza del sindaco di Aci Catena, di molti residenti e degli imprenditori della Nurovi, sarebbe stato, secondo le parole pronunciate in un’intercettazione dal funzionario del Genio civile, l’assessore Falcone. «Chiesi che venisse completato il lavoro di risanamento del dissesto idrogeologico di via dei Ciclopi mediante la pavimentazione e la riqualificazione dell’intera strada – dichiara in una nota stampa Falcone – con l’obiettivo di dare decoro e dignità alla zona di Vampolieri, da tempo alle prese con forti disagi».

Simone Olivelli

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