L’approdo più inevitabile, in fondo, dopo una telenovela lunga mesi tra strappi sui social, battaglie di comunicati e rari incontri dal vivo. Finisce così l’esperienza di Igor Gelarda col Movimento 5stelle palermitano. E l’ex portavoce del Movimento comunica la decisione sui social. Gelarda lascia dunque il gruppo consiliare del M5s e rende noto di aver «già inviato comunicazione formale al presidente del consiglio comunale di collocarmi al gruppo misto».
Nel lungo post, che il poliziotto sta facendo girare su varie pagine Facebook collegate al movimento di Grillo, Gelarda si scaglia contro l’ormai ex partito, reo a suo modo di di non avere «la forza o l’intenzione di affrontare la questione Palermo e Sicilia, abbandonata a se stessa nonostante l’indiscutibile successo elettorale riconosciuto». Da mesi, infatti, la spaccatura tra il consigliere e il resto del gruppo era sempre più netta. «La situazione nel movimento 5 stelle a Palermo – sostiene ancora Gelarda – è resa invivibile da profonde spaccature e da punti di vista politicamente opposti tra me e il resto del gruppo consiliare. Spaccatura che sta sfilacciando l’intera rete di relazioni e di entusiasmi nel movimento cittadino, nella cornice di una progressiva e temo insanabile rottura del rapporto di fiducia con la base degli attivisti, alcuni sempre più disillusi, altri sempre più distanti dalle logiche dei portavoce. Una lotta interna che poco giova alla causa di fare di Palermo una città migliore. In questi mesi ho variamente segnalato la spaccatura nel movimento ai vertici. Scoprendo mio malgrado che in questo momento Palermo e la Sicilia non sono al centro dell’agenda politica del Movimento 5 stelle nazionale. Lo comprendo. Mi amareggia».
E mentre ripercorre il proprio impegno politico, a partire dall’incontro con Gianroberto Casaleggio e la voglia di attivarsi in prima persona a partire dalla volontà di consegnare al proprio figlio una Palermo migliore, Gelarda ricorda che appena una settimana fa si era dichiarato indipendente dal resto del gruppo consiliare. Un gesto, il suo, per «porre all’attenzione dello staff l’esigenza di un intervento forte su Palermo» ma che, secondo il neoconsigliere al gruppo misto, sarebbe caduto nel vuoto. «A questo grido di sofferenza, a questa richiesta non ha fatto seguito neanche una anonima mail dello staff di condanna o approvazione. Tutto ciò spero non sia la misura che anche per il movimento 5 stelle la Sicilia possa diventare terra solo di voti e di consenso». Infine una proclamazione di intenti: «Resto a combattere, anche solo, se sarà necessario».
«Tutta la vita è politica», scriveva Cesare Pavese ne Il mestiere di vivere. E sembrano…
Incidente sul lavoro in un cantiere edile a Floridia, nel Siracusano. Vittima un 59enne, operaio…
Il proprietario di casa esce dalla sua abitazione e una coppia occupa l'appartamento. È successo…
Giorgia Meloni sarà la capolista anche nella circoscrizione delle Isole alle prossime elezioni Europee, previste…
Finanzieri del comando provinciale di Catania hanno sequestrato a Giarre oltre 12.000 prodotti di vario genere, tra…
Ha visto e inseguito un giovane che ha prima rubato un giubbotto da una Fiat…