Non solo selfie e applausi per la tappa di Matteo Salvini a Gela. Il leader del Carroccio, che già ieri si era fatto fotografare insieme a Giorgia Meloni per sottolineare l’unioni di intenti dei due partiti di centrodestra, questa mattina è stato anche contestato da un gruppo di giovani arcobaleno e di lavoratori stagionali. Cori e qualche striscione mostrato all’indirizzo dell’ex ministro degli Interni. «Gela non si lega» è uno dei messaggi rilanciati dai contestatori, oltre a una scritta in cui viene fatto cenno all’episodio di tanti anni fa che vide protagonista Salvini di un coro da stadio dai toni razzisti indirizzato ai napoletani. «Non ti ricordi quando senti che puzza scappano anche i cani?». Messaggio anche contro al razzismo e all’omofobia «fuori dall’Italia». Dal canto suo, Salvini ha incassato una buona dose di sostegno nel corso di una passeggiata nei pressi del mercato gelese. Ciò non ha mancato di creare momenti di tensione tra sostenitori e contestatori. Il leader della Lega ha detto di aspettarsi un buon risultato del partito in Sicilia, con obiettivo minimo la doppia cifra percentuale.
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