Dopo inutili sit-in ai cancelli della raffineria dell’Eni e nel cantiere della loro ditta, per sollecitare il pagamento di stipendi e di indennità arretrate, una cinquantina di lavoratori edili della Turco Costruzioni di Gela ha deciso stamani di portare la loro protesta davanti alla casa del proprio datore di lavoro. Alle prime ore del mattino hanno così inscenato nell’area residenziale di contrada Olivastro, nella zona nord-ovest della città, una rumorosa manifestazione.
L’iniziativa è scattata quando le maestranze hanno saputo che la ditta, pur avendo ricevuto dall’Eni il pagamento delle fatture per i lavori eseguiti, non avrebbe provveduto a saldare le spettanze ai dipendenti. Fino a mezzogiorno, tra slogan e contestazioni, gli operai hanno presidiato la casa dell’imprenditore, Carmelo Turco, che aderisce a Confindustria Sicilia nella quale svolge il ruolo di delegato per i rapporti con i petrolchimici dell’Isola. È tra gli indagati nell’inchiesta su Montante, l’accusa è di aver finanziato illecitamente la campagna elettorale di Rosario Crocetta per le Regionali del 2012.
La situazione, dal punto di vista dell’ordine pubblico, è stata sempre tenuta sotto controllo dalla presenza discreta di polizia e carabinieri.
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