S’è tuffato in piscina con ancora addosso portafogli, vestiti e cellulare. Sul bordo vasca c’era un bimbo di tre anni, ormai privo di sensi e in procinto di annegare. Così un ispettore di polizia, in quel momento libero dal servizio, con gesto immediato ed eroico lo ha tratto in salvo. L’episodio è avvenuto a Gela, allo stabilimento balneare Paradisea di Macchitella.
L’eroe per un giorno è Ivan Lerede, che presta servizio presso il locale commissariato. L’uomo, in vacanza con alcuni amici, ha notato che il bambino era sfuggito al controllo dei genitori e, sfilatisi i braccioli galleggianti, si era incautamente tuffato in acqua. Finendo per annaspare e colare a picco sul fondo della piscina. Quella che poteva essere una terribile tragedia di Ferragosto si è invece risolta in un lieto fine grazie all’intervento dell’agente che, una volta portato a galla il bambino, gli ha praticato la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco.
Lerede, una volta ricevuti gli apprezzamenti degli avventori del lido e soprattutto dei genitori del bimbo, aveva preferito non divulgare la notizia. Fedele a un carattere che i colleghi definiscono schivo e riservato. Tuttavia a rendere noto l’accaduto, che secondo le sue stesse parole «sembrava doveroso», è stato il collega Carmelo Marino, segretario provinciale del Sap.
«Era colui che si sporcava le mani con personaggi compromettenti perché così si arrivava al…
Dieci parcheggiatori abusivi sono stati sanzionati a Catania negli ultimi giorni. Durante il periodo delle…
Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…
«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…