Gela, novità a 5 stelle: il mercato torna in città Sindaco: «Risparmio da 180mila euro l’anno»

Primi provvedimenti a cinque stelle a Gela. Nella città che ha eletto due settimane fa sindaco il pentastellato Domenico Messinese, la nuova amministrazione comunale decide di dare un segnale di discontinuità con la vecchia gestione. Spostando l’area mercatale dall’area privata di Settefarine, dove si avranno oggi per l’ultima volta le bancarelle, alla via Giovanni Falcone, nel tratto tra via Niscemi e via Tevere. Un ritorno alle origini, dunque, seppur provvisorio. Il primo cittadino, intanto, continua a lavorare con la squadra assessoriale designata ma senza scogliere il nodo delle deleghe.

Termina così la proroga, rinnovata più volte dalla precedente amministrazione, che ha permesso finora di usufruire del piazzale di proprietà dell’imprenditore Ignazio Missud, che si era aggiudicato il bando nel 2012 non senza polemiche. Un caso di cui MeridioNews si era già occupato. In ogni caso un risparmio considerevole per le casse comunali, dato che il terreno privato su cui sorgeva il mercato costava ai cittadini quasi 200mila euro l’anno e si trovava al di fuori del perimetro di Gela. «L’amministrazione – spiega il sindaco Messinese – potrà risparmiare circa 180mila euro annui che utilizzerà per altri servizi. Il mercato tornerà in città, come ci avevano chiesto in campagna elettorale molti cittadini. Saranno loro poi a scegliere la sede definitiva tra quelle giudicate idonee». 

In attesa di valutare altre soluzioni, si sa che gli ambulanti autorizzati sono 279. Il Comune chiederà loro di pagare i servizi, come previsto dalla legge, per i prossimi tre mesi, pena l’esclusione dalla nuova sede. La decisione dell’amministrazione comunale si è avuta dopo l’incontro con le organizzazioni di categoria e dopo aver ricevuto rassicurazioni dal punto di vista sanitario, organizzativo e di controllo. Intanto i 5stelle lavorano per conoscere innanzitutto la macchina amministrativa. Barricati negli uffici comunali, studiano faldoni su faldoni per affrontare vecchie e nuove emergenze. Non mancano i viaggi a Palermo per capire di più su eventuali finanziamenti europei, capitolo sul quale in campagna elettorale si è molto puntato.

Andrea Turco

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