Gela, nove auto incendiate nella notte Sindaco: «Servono subito più controlli»

Neanche ai tempi della guerra di mafia che sconvolse la città di Gela negli anni ’90 si era arrivati a tanto. Nella notte tra la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta sono state incendiate nove automobili. Il fenomeno delle auto bruciate continua dunque a caratterizzare la città di provenienza del presidente della Regione Rosario Crocetta, che a più riprese aveva ricordato come, dopo i sei anni della sua amministrazione, questi roghi fossero ormai un reato in via di estinzione.

L’episodio più grave in via Palazzi, al civico 27, poco prima del cimitero comunale. Le autovetture carbonizzate sono state tre e altre due risultano danneggiate. Intossicati anche due carabinieri. Le fiamme hanno lambito le abitazioni lì vicino, tanto da rendere necessaria l’evacuazione in piena notte. Per portare in salvo una bimba di quattro anni e la madre di 28, i militari hanno forzato il portone del palazzo adiacente al parcheggio delle automobili e inalato il monossido di carbonio che si è sprigionato nel cuore della notte, tra le due e le tre. Tutti e quattro i protagonisti dell’episodio hanno fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Per il brigadiere Michele Umana e il carabiniere Gaspare Marino la prognosi è di cinque giorni. 

Gli altri due roghi si sono registrati in via Ferrantina, nel quartiere Macchitella (l’ex quartiere residenziale Eni), dove risultano incendiate tre auto, due delle quali di proprietà di pensionati. Nella ricostruzione delle forze dell’ordine si apprende che contemporaneamente, nel rione Giardinelli, è stata incendiata una Fiat Cinquecento. Tre quartieri diversi, distanti l’uno dall’altro, in un raid evidentemente doloso sul quale stanno già indagando gli inquirenti. Se ci sono collegamenti tra gli episodi è ancora difficile accertarlo. A supporto anche le registrazioni di una banca, al piano terra di via Palazzi, con un impianto di videosorveglianza. 

«Di fronte a gesti del genere – ha commentato il sindaco di Gela Angelo Fasulo – è forte il sentimento di indignazione e rabbia. Domani mattina alle 8.30 ho convocato una giunta straordinaria per affrontare il problema della sicurezza e incontreremo subito il prefetto per chiedere un immediato potenziamento dei controlli. Chiederemo sin da subito un rafforzamento dei servizi preventivi e un immediato incremento di personale specializzato delle forze dell’ordine sul territorio».

Andrea Turco

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