Il consiglio comunale di Gela ha deciso di istituire una commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti urbani, alla luce dei debiti fuori bilancio già contratti, con un presunto buco di 10,5 milioni accertato dalla Corte dei conti, dei servizi aggiuntivi sospesi e dei cumuli di spazzatura che da mesi ricoprono ogni angolo della città.
Qualche giorno fa quattro avvisi di garanzia sono stati notificati dalla guardia di finanza al sindaco di Gela, Domenico Messinese, al vicesindaco e assessore all’Ambiente, Simone Siciliano, a un dirigente comunale e a un esponente della Tekra, l’azienda che gestisce il servizio di nettezza urbana in città. Per i due amministratori comunali (ex Movimento cinque stelle), l’accusa è di abuso d’ufficio.
I consiglieri hanno deciso di prendere come riferimento il periodo di amministrazione gestito dall’attuale sindaco, Domenico Messinese, cioè dal secondo semestre del 2015 al primo semestre di quest’anno. I lavori della commissione dureranno 60 giorni lavorativi e i componenti non riceveranno alcun gettone di presenza.
È questa la seconda volta, nel giro di due anni, che il consiglio comunale gelese istituisce una commissione d’indagine sui rifiuti. La prima, nella relazione conclusiva, affermò di avere scoperto rilevanti anomalie. Ma poco o nulla è cambiato da allora.
(Fonte: Ansa)
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