Gela, il grande affaire della serra fotovoltaica: la replica dei Mondello

Dall’avvocato Vittorio Giardino da Gela,  riceviamo e pubblichiamo:

Pregiatissimo Direttore,
dopo avere attentamente letto l’articolo pubblicato sul vostro giornale on line del 16 luglio 2013, a firma della vice direttrice Antonella Sferrazza ed intitolato “Crocetta, Lumia e quelle ombre sulla grande serra fotovoltaica di Gela”, in nome, per conto e nell’interesse del sig. Mondello Emanuele,Vi chiedo, per ragioni di verità e giustizia, oltre che a mente della vigente legge sulla stampa, di voler rettificare, almeno parzialmente, i contenuti dell’articolo in commento stante che l’autrice del pezzo –ritengo in assoluta buona fede- ha trascurato tutta una serie di fatti che giova invece rappresentare:

1- in relazione alla vicenda degli appalti in L’Aquila il legale rappr. della IGC srl è stato tratto a giudizio e completamente assolto dall’accusa di avere assunto subappalti non autorizzati ed in regola con la normativa antimafia;
2- per i fatti relativi alla maxi inchiesta “Tetragona”, il Gip co il Tribunale di Caltanissetta, dott. Testaquatra, ritenendo oltremodo attendibile il racconto del Mondello e, soprattutto, fondate e provate le accuse che lo stesso aveva mosso contro i suoi estortori, ha condannato questi ultimi a pene severissime riconoscendo al Mondello il diritto di vedersi rifondere il danno subito in quanto persona offesa dal reato (sentenza 232/12 del 19/12/2013 e la cui motivazione è stata depositata il 18/3/2013);
3- le dichiarazioni per ultimo rese dal collaboratore di giustizia Barbieri e richiamate in brevissima sintesi nel corpo dell’articolo in commento, se lette integralmente, confermano proprio quanto già denunziato dal Mondello all’autorità giudiziaria, e vale a dire, che il predetto, per fuggire dalle minacce gravi che i mafiosi consumavano in danno suo e, soprattutto, dei familiari, ha dovuto pagare i reggenti dei clan malavitosi locali. Ciò è tanto vero che il Gip co il Trib. di Caltanissetta, dott. Testaquatra, nel motivare la sentenza di condanna cui s’è appena fatto cenno, ha utilizzato anche le dichiarazioni che il collaboratore di giustizia Carmelo Barbieri aveva già reso agli inquirenti nel corso delle indagini avviatesi all’indomani della denunzia coraggiosamente sporta dal Mondello.
Vi ringrazio per l’attenzione riservatami. Saluti”.

Avv. Vittorio Giardino
Via Cairoli, 83 93012 Gela (CL)

Crocetta, Lumia e quelle ‘ombre’ sulla grande serra fotovoltaica di Gela
Gela, l’affaire della grande serra fotovoltaica: la Pramac sospesa dalla Borsa
 

Redazione

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