Quarantamila euro. Sarebbe stato questo il giro d’affari che il gruppo di spacciatori che ruotava attorno al 37enne Crocifisso Di Gennaro riusciva a produrre a Gela. La droga – eroina e cocaina – era venduta all’interno del bar Cruis, il cui nome è stato usato per denominare l’operazione, condotta dai carabinieri, che ha portato all’individuazione di nove persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, cessione, trasporto e detenzione di droga, nonché intestazione fittizia di beni. Numerose le perquisizioni che sono state compiute in cinque regioni.
Tra gli indagati ci sono anche un gruppo di minorenni. A coordinare il traffico sarebbe stato il 40enne Vincenzo Cannizzo, fermato a Mestre. Arrestati anche coloro che avrebbero garantito le forniture di stupefacenti: i pregiudicati catanesi Antonino Santonocito, 64 anni, e Giuseppe Agatino Barbagallo, di 22; mentre dal Ragusano agiva Almarin Tushja, 28enne di origini albanesi. Per tutti loro è stata disposta la custodia in carcere, mentre avrà l’obbligo di presentazione davanti alla polizia R.M., 32enne marito della donna proprietaria del bar.
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