Controlli, spintoni e tentativi di sequestrare striscioni e bandiere. Sale la tensione in vista dalle manifestazione contro il G7 che partierà questo pomeriggio in una blindatissima Giardini Naxos. Nel capoluogo etneo intano sono sbarcati diversi attivisti, diretti verso la cittadina in provincia di Messina. Lo zoccolo duro del gruppo è quello composto dai militanti del centro sociale napoletano Insurgencia. A occuparsi dei controlli è stato un dispiegamento di forze dell’ordine formato da digos, polizia, guardia di finanza e carabinieri che hanno accolto i passeggeri subito dopo lo sbarco da un traghetto della società privata TTTLine, partito da Napoli alle 21.30 di ieri e sbarcato in mattinata nella città dell’elefante. «Questa non è democrazia ma una follia legalizzata dal ministero degli Interni», si legge nella pagina Facebook accanto a una foto che immortala alcune persone durante le fasi di perquisizione di striscioni e bandiere.
«Ad attenderci al porto di Catania abbiamo trovato diverse camionette dei carabinieri», proseguono in un altro post. Gli attivisti della carovana partita da Napoli sono stati singolarmente ripresi e fotografati dalle videocamere in dotazione alle forze dell’ordine. «Queste sono le prime avvisaglie dei dispositivi di limitazione della libertà di movimento per questo G7. Ma noi non ci fermiamo, andiamo al corteo di Giardini Naxos». Il gruppo dopo l’arrivo al porto etneo si è poi mosso in marcia verso la vicina piazza Alcalà, cantando lo slogan «Andremo a Taormina». Nello slargo c’era il concentramento dei manifestanti e anche il punto di partenza degli autobus diretti proprio a Giardini Naxos. Ed è proprio in questa zona che ci sono stati i maggiori momenti di tensione.
Insieme ai contestatori partenopei ci sono manifestanti aggregatisi da Venezia, Padova, Roma, Firenze, Trento, Treviso, Benevento, e dalla Puglia. Con loro due consiglieri dell’ala del sindaco Luigi De Magistris di Napoli, Eleonara de Majo e Rosario Andreozzi. Viene segnalato, infine, l’arrivo di altri manifestanti provenienti da Roma e Milano che però hanno scelto di viaggiare in aereo. «Ribadiamo che non accetteremo alcun tipo di limitazione al diritto al dissenso e di parola, che proveremo a garantire in maniera determinata», spiega all’Adnkronos Raniero Madonna, attivista partenopeo del fronte No G7. Il paese della riviera Ionica, che è une delle estensioni a mare di Taormina, stamattina sembra quasi disabitato. Poche persone in strada, quasi nessun turista, quasi tutti residenti, negozi chiusi, molti hanno anche protezioni antidanneggiamento a ingressi e vetrine.
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