Siracusa: forzano la porta di un ristorante per rubare il registratore di cassa. Bottino da 150 euro

20/02/2023 di , Tempo di lettura 1 min

Sono entrati di notte all’interno di un ristorante di Ortigia a Siracusa, forzando la porta di ingresso con un piede di porco, e hanno portato via il registratore di cassa con dentro circa 150 euro. Per questo i carabinieri hanno denunciato due pregiudicati siracusani di 49 e 34 anni. Entrambi hanno già precedenti per furti in altre attività commerciali. I militari sono riusciti a identificare i responsabili tramite l’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza.

Precedente
Sono arrivate anche a Palermo le bottiglie di vodka contraffatte. Controlli in corso
Successivo
Gela, con la maschera de “La casa di carta” punta un fucile (vero) contro i poliziotti

Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Processo omicidio Lele Scieri. L’avvocata: «È tempo che cadano i suoi assassini»
di

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

Processo omicidio Scieri, procura chiede 24 e 21 anni per i due ex caporali: «Lo hanno ammazzato due volte»
di

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

Gammazita chiede in affido lo storico pozzo «Non un parcheggio ma un luogo di cultura»
di

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo