Un 32enne di Caltagirone, in provincia di Catania, è stato denunciato dai carabinieri di Granieri per furto di infissi nella Masseria Bongiovanni, bene confiscato alla mafia, e per furto di energia elettrica. A dare l’allarme il direttore del cantiere incaricato alla ristrutturazione dell’edificio appartenuto a Pietro Rampulla, coinvolto nella strage di Capaci e noto per aver confezionato l’ordigno che ha causato la morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie e magistrata Francesca Morvillo e della scorta. La masseria è stata ceduta dall’Agenzia per i beni confiscati alla mafia al Comune calatino per destinarla a centro di accoglienza per donne vittime di violenza.
Sulle tracce dei responsabili, le forze dell’ordine hanno rinvenuto in un casolare della zona, di proprietà di un giovane di 32 anni, parti di guarnizioni provenienti dagli infissi mancanti. Rintracciato, il 32enne ha ammesso le proprie responsabilità sul furto, indicando nel Bosco di Santo Pietro il luogo in cui aveva nascosto la refurtiva poi ritrovata e riconsegnata al legittimo proprietario. Da ulteriori controlli effettuati nel casolare, i carabinieri hanno, inoltre, scoperto che l’uomo ha usufruito di energia elettrica gratis con allaccio abusivo alla rete pubblica tramite cavi collegati al palo della luce, di proprietà dell’Enel.
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