Furbetti del cartellino all’Asp di Caltanissetta, sospesi Uno avrebbe modificato gli orari per risultare presente

Ci sarebbe stato chi timbrava l’ingresso e poi andava via dall’ufficio, chi timbrava anche i cartellini dei colleghi assenti e anche chi, dopo avere strisciato il badge sarebbe andato a lavorare in uno studio professionale. Tre dipendenti del servizio veterinario di Mussomeli dell’Asp di Caltanissetta sono stati sospesi dai pubblici uffici perché ritenuti responsabili dei reati di truffa ai danni dello Stato, falsa attestazione di presenza in servizio, peculato e accesso abusivo al sistema informatico.

Durante le attività d’indagine, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Caltanissetta si sono avvalsi non solo di numerosi pedinamenti ma anche delle immagini registrate da alcune telecamere. In questo modo è stato possibile ricostruire che i dipendenti, appartenenti a ruoli amministrativi, avrebbero violato sistematicamente le prescrizioni sull’utilizzo
dei
badge personali.

Il caso più particolare è quello di un dipendente che, quasi quotidianamente, dopo avere timbrato sarebbe andato in uno studio professionale per prestare attività lavorativa non
autorizzata. Le riprese disposte dalla procura, infatti, hanno mostrato le
numerose e
prolungate uscite
del dipendente che per spostarsi avrebbe anche utilizzato un mezzo dell’amministrazione. Lo stesso, inoltre, avrebbe fatto accesso al software
per la rilevazione delle presenze in servizio per modificare gli orari registrati dalla
macchinetta elettronica marcatempo, così da
risultare regolarmente al lavoro quando non
lo era

Su richiesta della procura, il gip del tribunale nisseno
ha emesso
tre provvedimenti di sospensione dai pubblici uffici. Il dipendente che
sistematicamente lasciava il posto di lavoro per recarsi a svolgere altra attività è stato

sospeso per un anno
, mentre gli altri colleghi assenteisti sono stati sospesi per la durata
di un mese
.

Marta Silvestre

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