Fucilate ai banchieri e ai finanziari dello spread? Sarebbe un grave errore

I professionisti dello stupore a corrente alternata – molto diffusi nel nostro Paese, soprattutto da quando si debbono giustificare i banchieri ladri che imperversano nella presunta Unione Europea, derubando i cittadini con lo spread e con le tasse imposte ai Paesi che sono finiti nella trappola dell’euro – sono concentrati sulle parole di Paolo Becchi, costituzionalista e docente universitario, definito, peraltro a sproposito, “ideologo del Movimento 5 Stelle”.

Ad alimentate lo ‘stupore’ dei professionisti della stupore sono le dichiarazioni del professor Becchi, definite “scandalose” e foriere di “violenza”. Cosa avrebbe detto di tanto grave il professor Becchi? La dichiarazione incriminata sarebbe la seguente: “Siamo governati ancora dalla Merkel con le banche e i banchieri come l’attuale ministro dell’Economia (il riferimento è al Ministro dell’Economia del nuovo Governo del nostro Paese, Fabrizio Saccomanni ndr). Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”.

Analizziamo questa dichiarazione. Sul fatto che la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, governi la presunta Unione Europea con banche e banchieri non ci sono dubbi (e non ci sono dubbi nemmeno sul fatto che Germania, banche e banchieri governino male). Sul fatto che il Governo Letta abbia affidato il Ministero dell’Economia del nostro Paese a un banchiere non ci sono dubbi, visto che Saccomanni è il direttore generale della Banca d’Italia.

Forse la parte un po’ sopra il rigo è l’ultima: “Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”.

In effetti, gli ultimi spari – quelli di Palermo e di Roma – sono stati effettuati con le pistole e non con i fucili. A Palermo, grazie a Dio, non è successo nulla. Mentre a Roma, purtroppo, è stato colpito un Carabiniere originario di Monreale, al quale auguriamo una pronta guarigione.

La violenza va respinta, da qualunque parte arrivi. E va respinta, soprattutto, quando finisce per trasformare in vittime gli autori del disastro sociale del nostro Paese.

Però non dobbiamo fare riferimento solo alla violenza dei cittadini disoccupati che non ne possono più e sparano. C’è anche una violenza più subdola, più protetta, non soggetta ad alcuna censura, che usa armi diverse dalle pistole (e dai fucili paventati dal professor Becchi).

Sono le armi della finanza e delle banche. Che non fanno meno male delle pistole.

Ci sono dubbi sul fatto che la finanza speculativa ha provocato danni sociali enormi? Ci sono dubbi che i provvedimenti adottati dai Governi delle banche e della finanza hanno creato enormi guasti sociali?

Chi ha censurato il Governo Monti quando, con la Ministra Elsa Fornero, ‘novellava’ la disperazione sociale italiana, creando gli esodati? Non è anche questa una forma di violenza? E a che titolo -e soprattutto per quali meriti – questo signor Monti è, addirittura, senatore avita? 

Il fatto che le banche ‘inghiottano’ oltre il 40 per cento del Prodotto interno lordo della presunta Unione Europea non è, forse, una forma di violenza? Non sono risorse che potrebbero andare a sostegno delle famiglie e delle imprese?

La verità è che l’Unione Europea la vogliono solo le banche. Questo perché Unione Europea e l’euro sono un totale fallimento. Il professore Becchi ha ragione quando dice che abbiamo messo un altro banchiere al Ministero dell’Economia. E che banchiere, ragazzi: un uomo della Banca d’Italia, l’istituzione che ha privato il Sud d’Italia di un sistema creditizio di riferimento. Un scelta peggiore di queste non poteva essere fatta.

Ma andranno comunque a sbattere. Andrà a sbattere il Governo Letta, che farà la fine che Franco Marini ha fatto alle elezioni per il Quirinale. Andranno a sbattere l’euro e l’Unione Europea. Ormai è solo questione di tempo.

Quanto alla rivoluzione sociale, pistole e fucili a parte, questa, in Italia, è già iniziata. La gente, nel nostro Paese, ha le scatole gonfie delle tasse, dell’Unione Europea, dell’euro, della Merkel, della Bce.

Se il Governo Letta non abbasserà le tasse – cominciando dall’abolizione dell’Imu – in Italia scoppierà un casino.

La responsabilità di tutto quello che sta succedendo e che potrebbe succedere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi è di chi, lo scorso anno, invece di far uscire l’Italia dall’euro, ha firmato il Fiscal Compact e ha modificato la nostra Costituzione inserendovi un abusivo quanto demenziale e anti-keynesiano pareggio di bilancio. Se ora queste persone che hanno provocato questi danni hanno paura della reazione della gente, beh, che trovino il coraggio per vincere la paura.

In ogni caso, Beppe Grillo ha fatto bene a dissociarsi dalle dichiarazioni un po’ sopra il rigo (ma in buona parte vere) del professore Becchi. Con molta probabilità, il Governo Letta, al soldo della finanza europea, non ne vuole sapere di abbassare le tasse. Da qui il tentativo di enfatizzare la violenza per preparare lo Stato a reprimere i cittadini italiani che si opporranno alle politiche del Governo Letta. Storia vecchia. Che servirà a poco. Perché l’Italia non potrà mai rispettare il Fiscal Compact. Letta, Saccomanni, il Pd e i loro accoliti se ne facciano una ragione.

 

Redazione

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