Lo scorso 20 aprile, qualche giorno dopo essere finiti ai domiciliari con l’accusa di attentato ai diritti politici dei cittadini, ai fratelli Mario e Salvino Caputo sono stati revocati gli arresti dal Tribunale della libertà, che ieri ha depositato le motivazioni. Mario, fratello dell’ex parlamentare regionale del centrodestra Salvino, era stato candidato alle elezioni siciliane del 5 novembre scorso, nella lista Noi con Salvini, in sostituzione dell’ex deputato che era risultato incandidabile per via della legge Severino, in quanto condannato per tentato abuso d’ufficio.
Secondo la procura di Termini Imerese, sarebbe stato appositamente generato un equivoco durante la campagna elettorale, per far sembrare che il candidato fosse il più famoso Salvino. Ora il Riesame spiega che «a fronte di tale ambiguità (il nome Mario compariva sul materiale di propaganda accompagnato dalla locuzione ‘detto Salvino’, ndr), va però sottolineato che la candidatura di Mario Caputo era stata portata a conoscenza dei cittadini sia attraverso i mass media che i social network e che entrambi i fratelli Caputo si erano impegnati nella campagna elettorale del candidato Mario, partecipando a comizi e incontrando gli elettori». Mario Caputo, che è risultato non eletto, era stato ufficialmente presentato all’hotel Astoria di Palermo, a una convention a cui aveva partecipato Matteo Salvini. Mario aveva, inoltre, tenuto comizi a Monreale, Camporeale e Termini Imerese.
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