LETTERA DEL FIGLIO DI PIO LA TORRE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
La scelta di escludere nella manovra ter tra i beneficiari dei fondi “un’istituzione che, da 40 anni, è un punto di riferimento e centro di elaborazione culturale in Sicilia” come l’Istituto Gramsci siciliano è “profondamente ingiusta”. E’ quanto scrive in un lettera indirizzata al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, Franco La Torre, figlio di Pio.
L’Istituto Gramsci è stato destinatario della donazione del cosiddetto ‘Fondo La Torre’, tutta la documentazione di Pio, raccolta all’indomani del suo omicidio, oggetto di attenzione e di studio, in questi 32 anni, da parte di ricercatori, giornalisti, studenti e cittadini interessati ad approfondire la sua opera ed azione. “Nel corso della sua storia, il Gramsci ha ricevuto, catalogato, custodito e reso disponibile – scrive Franco La Torre – uno straordinario patrimonio di documenti dei principali protagonisti dell’impegno democratico e delle battaglie contro il sistema di potere politico-mafioso. Ritengo che sarebbe grave lasciare che questo patrimonio venga abbandonato, perchè la prima a subirne negative conseguenze sarebbe la bella storia della Sicilia e dei suoi figli migliori. Mi auguro – conclude – che tu comprenda le ragioni di questa mia ‘protesta’ e che, nel condividerla, decida di includere il Gramsci tra i beneficiari del tuo ddl”.
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