Forza d’urto sciopera a oltranza «Andremo a Roma. I veri mafiosi? I politici»

Non è ancora finita. Lo sciopero degli autotrasportatori – iniziato lo scorso luned젖 avrebbe dovuto concludersi stanotte, ma così non sarà. Continuerà a oltranza, finché le richieste del comitato Forza d’urto non saranno accolte. «Legalmente, dobbiamo chiudere a mezzanotte», spiega Carmelo Lampuri, delegato dell’Aias, associazione imprese autotrasporti siciliani. Le intenzioni, però, sono ben altre. Cioè lasciare da parte l’Aias e proseguire in modo indipendente, col solo movimento neonato alle spalle. «Forza d’urto sarà l’unica bandiera sotto la quale ci uniremo tutti – prosegue Lampuri – e non intendiamo fermarci qui. L’incontro con Raffaele Lombardo non ha avuto i riscontri sperati e per molte cose il presidente della Regione ci ha detto che non può fare nulla». Se l’Assemblea regionale siciliana non è abbastanza, gli autotrasportatori non hanno dubbi: «Andremo a Roma, bloccheremo tutt’Italia». Mercoledì e giovedì prossimo minacciano di partire alla volta della capitale, «per farci sentire anche lì», avvertono.

«Ci hanno trattati da mafiosi, ma qui mafiosi non ce ne sono», rincara la dose Mario Carivale, autotrasportatore. «Ci hanno negato quello che abbiamo chiesto – continua – e hanno ascoltato le falsità che stanno girando sul nostro conto». Le menzogne che li riguardano sarebbero i metodi violenti usati per convincere alcuni commercianti alla chiusura e diversi autisti a fermare i loro camion e partecipare – involontariamente – allo sciopero. Ma anche questa mattina, allo svincolo Paesi etnei della tangenziale, appena un tir ha superato il casello tutti i manifestanti si sono riversati sulla carreggiata e hanno costretto l’autista straniero ad accostare. «Spegni tutto, togli la chiave, da qua non ti muovi più», gli hanno detto. «Se lui continua a guidare toglie il lavoro a me che sto scioperando – spiegano – e non è giusto».

Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, intanto, chiede pietà. «Questo blocco sta mettendo in ginocchio la Sicilia – dichiara il primo cittadino – Mi auguro che il governo nazionale faccia il possibile per alleviare i loro disagi». E, di conseguenza, i disagi dei catanesi. L’Aias assicura che «prodotti regionali e alcune autobotti di carburante – quelle destinate a scuole e ospedali – saranno fatte passare». Con la scorta. «I trasporti di emergenza saranno accompagnati dalla Polizia – spiega Filippina Cocuzza, capo di gabinetto della prefettura etnea – Per quanto ci riguarda lo sciopero finisce oggi a mezzanotte, qualora continuasse fronteggeremo la situazione come abbiamo fatto finora». E smentisce un incontro col comitato Forza d’urto, «mai neanche programmato».

Luisa Santangelo

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