Formiche in cucina: chiuso il ristorante Marè Sanzioni anche per Bellatrix ed Esagono

«Sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie ed è stata sospesa l’attività di ristorazione per il locale Marè, in via Antonello da Messina ad Aci Castello». Questo l’esito dei controlli disposti il 3 luglio dal questore di Catania Salvatore Longo, riguardanti le attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico nei locali etnei. La task-force, coordinata dall’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, unitamente a medici dell’Asp 3 e a funzionari dell’Inail, ha effettuato controlli anche nel bar-ristorante del Lido Bellatrix. Nel noto locale non c’è «nulla da rilevare per quanto riguarda la tenuta e conservazione degli alimenti», ma lievi carenze igienico sanitarie nella cucina e la presenza di quattro lavoratori in nero hanno determinato una sanzione amministrativa da mille euro.

Ben più grave la situazione per il ristorante Marè: oltre ad una «generale mancanza di pulizia degli ambienti in cui venivano preparati i cibi, è stata rilevata la presenza di numerose formiche sul bancone da lavoro. E si accertava anche la presenza di sette lavoratori in nero», è scritto sulla nota della questura.
Altre irregolarità sono state riscontrate per quanto riguarda la tenuta degli alimenti: sono stati sequestrati 80 chili di pesce – polpi, calamari, seppie, gamberi – privi di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione. «Alla luce di quanto sopra – continua la nota della questura – il titolare del ristorante veniva deferito all’autorità giudiziaria per il reato di cattiva conservazione degli alimenti».

L’attività di controllo è continuata anche nell’attiguo Lido Esagono, adibito la sera a discoteca, che risultava privo della necessaria licenza per tenere trattenimenti danzanti.
Nel corso del servizio sono state irrogate sanzioni amministrative per una somma complessiva di circa 50mila euro.

Riceviamo e pubblichiamo la replica della società Fidast s.r.l. che gestisce il ristorante Marè di Aci Castello:

In merito alle notizie diffuse a mezzo stampa, dopo i controlli predisposti ed eseguiti dalla Task force della Questura di Catania, riteniamo opportuno fare alcune precisazioni.
I lavoratori in nero trovati solo cinque e non sette come riportato, chiamati come supporto extra tardo pomeriggio del 3 luglio, data in cui sono stati fatti i controlli, per fronteggiare la mole di lavoro.  Riguardo alle «gravi condizioni igieniche in cucina»: il controllo è stato effettuato alle 22 con 150 clienti circa seduti a cena (e non alle 19 come è stato per altre attività). Durante le ore di intenso lavoro è facile trovare la cucina non in perfette condizioni, per cercare di soddisfare le esigenze dei clienti.

Riguardo alla cattiva conservazione degli alimenti, contestiamo la presenza di pesce in cattivo stato di conservazione. Gli alimenti erano erroneamente conservati in un locale attiguo alla cucina e quindi non autorizzato. Regolarmente conservati in un congelatore funzionante, con il pesce regolarmente trattato come previsto dalla normativa. Soluzione necessaria solo ed esclusivamente a causa della enorme richiesta e conseguente del consumo del pesce. Il pesce surgelato veniva regolarmente identificato come tale nei nostri menù, come previsto dalla legge. Sulla non tracciabilità di alimenti, precisiamo che gli unici alimenti privi di tracciabilità sono 17 bicchieri di polpa di ricci e del gambero rosso. La scelta di tenere questi alimenti è stata solo per proporre ai nostri clienti prodotti che rispecchiano i nostri alti standard, evitando dunque di acquistare prodotti importati o surgelati.

Riguardo alle concessioni per il ballo: il problema nasce dal ritiro delle autorizzazioni uniche all’apertura di tutti i lidi della Scogliera di Aci Castello. Precisiamo che la nostra società era già stata verificata dalla commissione comunale di vigilanza locali pubblico spettacolo con «esito positivo» in data 16/6/2014 e quindi ritenuta idonea.

Riguardo alle sanzioni complessive da 50 mila euro, dai verbali risultano sanzioni per una cifra complessiva di 3 mila euro. La società si è già adoperata per risolvere le inadempienze contestate e garantire come sempre ai nostri clienti sicurezza alimentare e dei locali.

[Foto di Marè]

Redazione

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