Si moltiplicano le stranezze nel settore della formazione professionale siciliana. Stranezze che non risparmiano l’Ecap di Palermo, Ente di formazione già vicino all’esponente del Pd palermitano, Gaspare Vitrano (foto sotto a destra, tratta da misilmeriblog.it), deputato regionale pidiessino che, prima di finire sotto processo per tangenti, era anche a capo dell’Anapia, Ente di formazione con sede a Casteldaccia. Ecap di Palermo, dicevamo, che oggi è nell’orbita del gruppo politico di Francantonio Genovese. Cioè acquistato dalla stessa proprietà dell’Enfap per intenderci.
Infatti non è un caso che l’Ecap di Palermo inviti, con lettera, datata 13 agosto, le organizzazioni sindacali per avviare l’esame congiunto finalizzato ad un probabile processo di mobilità. Richiamare cioè gli articoli 4, 5 e 24 della legge 223 del 23 luglio 1991 per attuale la fase propedeutica al successivo licenziamento. La probabile causa che spingerà l’Ente o qualche sindacato a giustificare il procedimento? Sembrerebbe essere proprio quanto già anticipato nella stessa lettera di convocazione ai sindacati: l’incapienza della Cassa integrazione in deroga.
Dicevamo quindi, stessa data ed uguale contenuto della lettera. Diciamo che si tratta di un’unica lettera per due diversi Enti formativi, Enfap ed Ecap di Palermo. Enti diversi? No, trattasi di stesse lettere, afferenti infatti ad un’unica proprietà. E si tratterebbe del Pd, quello, per l’appunto, che fa capo al gruppo guidato dal già citato Francantonio Genovese.
Questo spiegherebbe l’attuazione di un’unica strategia. Quindi, non si tratterebbe più di mera coincidenza a questo punto. I misteri ed i dubbi spingono, invece, ad una sempre più probabile verità. Sembra proprio una strategia concepita nelle stanze del Pd di Messina. E’ un caso che gli Enti formativi, con ogni probabilità di proprietà di Francantonio Genovese, non abbiano perso tempo, e un giorno prima di Ferragosto abbiano trasmesso lettere di convocazione per i licenziamenti?
In tanti cominciano a nutrire il dubbio che il protocollo d’intesa dello scorso 9 agosto sia stato un’ennesima “perla” nel progetto politico del Pd in Sicilia. Sì proprio cosi, un po’ come l’accordo sulla “buona formazione”. Un accordo contestato da pezzi di sindacato, ma fatto firmare di fretta al presidente della Regione dimissionario, Raffaele Lombardo. Documento che ha visto promotori gli stessi soggetti legati al Pd di oggi. Accordo che, oltre ad essere “specchio per le allodole”, è servito per puntellare una strategia di smantellamento del sistema formativo fondato fino a quel momento sull’applicazione della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976.
Cosa che sembra essere riuscita, a giudicare dal caos ad oggi nella formazione professionale. Quadro normativo regionale disapplicato, ma non abrogato. Quindi, i misteri ed i dubbi porterebbero ad un possibile scenario che proviamo a disegnare, dando seguito alle diverse istanze pervenute, nei giorni scorsi, nella nostra redazione. Si tratta, ovviamente, di una congettura opinabile, ma che in tanti si sono convinti possa essere vicina, ma molto vicina, alla realtà.
Progetto che, dicevamo, passerebbe per tre fasi fondamentali. La prima: mettere le mani su quante più ore formative possibili ed al conseguente finanziamento pubblico. La seconda: accrescere il consenso del Pd proprio aumentando la percezione che nel settore della formazione professionale si possa licenziare il personale. La terza: rafforzare la leadership del Pd e della corrente “Innovazione” attraverso l’acquisizione massiccia di Enti formativi e la precarizzazione del settore.
Uno dei collanti al progetto politico potrebbe essere la gestione degli effetti provocati dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa del 9 agosto scorso sulla Cassa integrazione. E’ veramente sospettoso che proprio a ridosso della pausa ferragostana il dirigente generale alla Istruzione e Formazione professionale, Ludovico Albert, unitamente al dirigente generale del dipartimento lavoro, Anna Corsello, si siano prodigati a siglare un accordo con le parti sociali. Ad ufficializzare, insomma, lo stop all’uso della Cassa integrazione in deroga al settore della formazione professionale. Un fatto per lo meno strano, atteso che è stato il cavallo di battaglia del duo Albert/Centorrino (Mario Centorrino già assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, oggi carica ricoperta da Accursio Gallo) e che ha costituito l’ossatura della legge regionale n.10 del 7 giugno 2011.
Qui gatta ci cova, quindi. Insomma, la cosa puzza di bruciato, e in Sicilia purtroppo di fuoco non ne è mancato in queste ultime settimane. Vengono a mancare, d’un tratto, le risorse per finanziare fino al 31 dicembre 2012 l’ammortizzatore sociale in favore dei lavoratori della formazione professionale. Prova ne è che sono stati sottoscritti a fine giugno e nelle prime settimane di luglio di quest’anno accordi sindacali che prevedono la copertura della Cassa integrazione fino a fine 2012. Ora si scopre che le risorse vengono a mancare le risorse proprio a qualche settimana dal voto in Sicilia. Una vera coincidenza o cos’altro?
Ma non bastavano “Caligola” e “Lucifero” ad impazzare a 40 gradi, adesso ci si mettono anche i licenziamenti nela formazione professionale, anche solo paventati? I misteri si infittiscono anche per via di sospettosi litigi tra rappresentanti dell’amministrazione attiva ed esponenti sindacali. Appare più come un gioco delle parti finalizzato al medesimo obiettivo: alzare il livello dello scontro, almeno quello fatto percepire ai lavoratori, per poi uscirne vincitori con qualche pseudo soluzione politica.
Ed ovviamente quella soluzione sarebbe targata Pd. Cosa, quest’ultima, alla quale crediamo poco. Però, in molti lo hanno rappresentato al nostro giornale. Noi ci limitiamo a riportarlo senza esprimere giudizi. Così come taluni sospettano che ci possa scappare anche qualche candidatura, nelle fila del Pd, di diversi pezzi del grosso del mondo sindacale regionale. Tutto da verificare, ovviamente.
I diversi sospetti sembrano portare dritti dritti alla ipotesi, non lontana dalla realtà, che alcuni esponenti politici stiano preparando il salto di qualità per qualche esponente sindacale siciliano. Per fare che? A sentire voci insistenti, per garantire, con ogni probabilità, uno scranno a Sala d’Ercole, sede del potere legislativo siciliano.
Chiariamo che non ci sarebbe nulla di strano in un progetto che miri a lanciare sindacalisti nella politica che conta. Esempi a tal riguardo a Palermo come a Roma ne abbiamo a iosa. Ma se questo progetto, però, dovesse trovare linfa in talune scelte nel settore della formazione professionale, la cosa potrebbe destare più di una perplessità. Quindi, sembrerebbe sintetizzarsi in un’equazione: potere economico uguale precarizzazione uguale consenso elettorale. A beneficio di chi?
Con ogni probabilità, a beneficiarne potrebbe essere il Pd, che molto ha investito nel settore della formazione professionale con i tanti acquisti di Enti formativi. Per le prossime elezioni regionali in Sicilia, previste per fine ottobre 2012, il Pd dovrebbe aspettarsi uno schiacciante consenso proprio dal settore della formazione professionale dove ha creato un polo formativo di grosse dimensioni.
A questo punto, il cerchio sembrerebbe essersi chiuso. Il processo di precarizzazione del settore della formazione professionale appare essersi concretizzato. I probabili licenziamenti all’Ecap di Palermo, insieme a quelli del Cefop, Anfe, Enfap e chissa quanti altri ne rappresenterebbero la conferma.
L’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Accursio Gallo, dal canto suo, ha chiarito la propria posizione di convergenza con il programma del predecessore. Il dirigente generale al ramo, Ludovico Albert, pare abbia raggiunto tutti gli obiettivi fissati dal Pd romano. Conclusione? Ci potrebbero essere tanti licenziamenti. A meno che il gruppo politico che fa capo all’assessore Gallo non rompa con il Pd siciliano. (a destra, una metafora della formazione professionale vista dal Pd siciliano, foto tratta da castelvetranonews.it)
L’assessore regionale Gallo avrebbe costituito la Commissione paritetica per tappare gli occhi a qualcuno e non per monitorare l’applicazione della legge regionale n. 24/76. Albert è in ferie e qualcuno azzarda l’idea che ci rimarrà anche dopo il 27 agosto.
Gli argomenti esposti sono opinabili, criticabili e soggetti ad eventuali smentite. Noi siamo sempre pronti. Proseguiamo in maniera certosina e con umiltà la nostra informazione sul settore della formazione professionale, tentando di semplificare ciò che troppo spesso viene rappresentato come ermetico o complesso. E lo facciamo al solo fine di rendere chiara l’informazione ai lettori.
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