Formazione, quando la Regione sbaglia a fare i conti

dalla presidenza di Eap Fedarcom
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Nei giorni scorsi è stato pubblicato l’elenco degli enti di formazione che sono stati destinatari, negli anni passati, di finanziamenti erogati ad integrazione delle somme dovute per il Prof 2005.

In questa lista di Enti figurava anche l’Eap Fedarcom che, con decreto emanato nel 2006, ha ricevuto un’integrazione di quasi 86.000,00 euro relativo al PROF 2005.

In alcuni casi la valutazione frettolosa ed approssimativa fa commettere errori, ed é anche comprensibile per un’Amministrazione.

Quello ricevuto dall’Eap Fedarcom, nell’ambito del finanziamento del Prof 2005, e pari all’importo di € 86.000,00 circa, non costituiva infatti il finanziamento di somme extra budget che l’Ente aveva sostenuto in difformità rispetto a quanto originariamente preventivato a titolo di costi per gli eventi formativi e/o per il personale impiegato, ma si trattava di somme corrisposte dalla Regione Sicilia a seguito di un errore commesso dalla Pubblica Amministrazione (nel caso di specie l’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Caltanissetta) e per ovviare al quale si rese necessaria una procedura di rettifica dell’originario piano di finanziamento.

Ma andiamo ai fatti che riguardano la vicenda dell’ Eap Fedarcom.

La Regione Sicilia, dovendo finanziare il Prof 2005, dispose che gli Ispettorati del Lavoro della stessa Regione, delle nove province siciliane, provvedessero a quantificare il costo del personale che ogni Ente aveva sostenuto, nelle diverse Province, per l’attivitá formativa relativa all’anno 2004.

L’Eap Fedarcom, che allora operava in due Province ed operava tramite l’accentramento amministrativo a Caltanissetta, comunicò all’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Caltanissetta il costo del personale sostenuto nell’anno 2004 per le Province di Caltanissetta ed Agrigento.

L’Ispettorato del lavoro di Caltanissetta quantificò tuttavia all’assessorato al Lavoro della Regione solo gli importi relativi al costo del personale per la sola Provincia di Caltanissetta, omettendo di indicare quanto spettante all’Ente per il costo del personale della Provincia di Agrigento.

Emerso in maniera evidente l’errore commesso, l’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Caltanissetta inviò quindi una comunicazione integrativa contenente anche gli importi del costo del personale della provincia di Agrigento, di cui l’Eap Fedarcom era quindi legittimo destinatario, per un ammontare di circa 170.000,00 euro.

Ebbene, la Regione nel frattempo aveva già terminato le procedure finalizzate all’emissione dei decreti di finanziamento, senza tener conto della rettifica comunicata dall’ufficio territoriale del lavoro, decurtando pertanto all’Eap Fedarcom, per un mero difetto nella comunicazione dei dati tra l’amministrazione periferica e quella centrale, la somma di euro 170.000,00.

Da qui una via crucis interminabile.

L’Eap Fedarcom segnalò l’errore agli uffici regionali competenti i quali si impegnarono a rettificare il decreto il prima possibile.

Occorre ricordare che il Prof 2005 era finanziato sia con risorse regionali che con risorse comunitarie. L’assessorato regionale al Lavoro, nel 2006, emise quindi un decreto di rettifica, per le risorse comunitarie mancanti, di 85.960,00 euro (decreto che oggi è nella lista degli Enti incriminati) mentre, per l’altra parte, di circa 86.000,00 euro, posta a carico del bilancio regionale non ha mai provveduto. Per questa somma infatti l’Ente è ancora in attesa.

É proprio il caso di dire che oltre al danno oggi vi è anche la beffa.

Per chiarezza di cronaca, l’assessorato competente emise un decreto di rettifica parziale per l’errore commesso, corrispondendo somme legittime e dovute e giammai extra budget, ma dovrebbe attivarsi per corrispondere l’ulteriore somma ancora dovuta, considerando che sono passati ben otto anni da quando venne chiarita la vicenda.

Si precisa inoltre che è stata presentata memoria formale in data 12 aprile 2013 tramite pec all’assessorato alla Formazione professionale in opposizione alla richiesta di restituzione della somma nonostante sembrasse chiusa la vicenda già nel 2005. Pertanto si auspica l’ennesimo esame della pratica nella speranza che questa volta, a differenza delle altre, possano scaturire gli atti consequenziali idonei a chiudere definitivamente questa spiacevole vicenda che tramuta l’Eap da Ente creditore ad Ente debitore.

“Ad ogni modo, si apprezza lo sforzo dell’Assessore Scilabra e del Presidente Crocetta finalizzato a rinnovare il sistema della formazione Siciliana – dichiara Andrea Cafà, Presidente dell’Eap Fedarcom – ma si auspica che con questo nuovo Governo regionale si possano trovare soluzioni, possibilmente immediate anche per il passato”.

 

 

 

Redazione

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