Formazione, l’inghippo Cassa integrazione

I lavoratori della Formazione professionale escono dal sistema della Cassa integrazione? Per cercare di tagliare la spesa destinata agli ammortizzatori sociali la Regione siciliana ha siglato, lo scorso 9 agosto, un accordo con le associazione degli Enti formativi Forma e Cenfop e con le organizzazioni sindacali di categoria. Sull’argomento l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Accursio Gallo, aveva dichiarato che dal mese di agosto sarebbe cessata l’erogazione della Cassa integrazione ordinaria in deroga (Cigd) per il personale degli Enti formativi.

La precisazione traeva origine, a nostro avviso correttamente, dalla dichiarazione, di qualche settimana prima, di Ludovico Albert, dirigente generale del dipartimento regionale di questo settore, che aveva ricordato all’intero sistema formativo che l’Avviso 20/2011 aveva aperto i battenti il 7 giugno 2012 con la fase della progettazione esecutiva. Cosa diversa, aggiungiamo noi, è l’avvio delle lezioni in aula, la cosiddetta “attività frontale” che viene slittata di settimana in settimana. Motivo? L’attesa della notifica del decreto di finanziamento vistato dalla Corte dei Conti da parte di ciascun Ente formativo destinatario di finanziamento sull’Avviso 20/2011. Cioè 684 decreti.

Ed allora ci chiediamo: qual è la reale data di avvio delle attività di cui all’Avviso 20/2011? A quando far decorrere la copertura finanziaria annuale? Gli interrogativi appaiono opportuni, atteso che se un lavoratore è in Cassa integrazione non può essere attivamente utilizzato sul posto di lavoro. Ed allora o si è in Cassa integrazione, o si è percettori, almeno sulla carta per il momento, del regolare stipendio proveniente dall’attività avviata con l’Avviso 20/2011.

Si dice a destra ed a manca che con l’inizio dei corsi gli Enti potranno riassorbire in massima parte gli esuberi. Cosa significa questa affermazione? Prima del riassorbimento con il rientro in aula il personale come viene coperto economicamente?

Nel corso dell’anno circa tremila dipendenti degli Enti hanno conosciuto l’istituto della Cassa integrazione. Enti formativi strutturati come Enfap, Ecap, Anfe – solo per fare qualche esempio – hanno richiamato i dipendenti, ad eccezione dell’Anfe che ha dovuto porre in mobilità (licenziamento ai sensi degli articolo 4 e 24 della legge 223 del 23 luglio 1991) circa 150 lavoratori.

Pare che resti in bilico solo una parte dei lavoratori dello Ial Sicilia, ma soprattutto c’è il caso Cefop, circa 700 persone, la metà delle quali dovrebbe trovare collocazione, mentre gli altri dovrebbero essere assistiti fino a fine anno.

E se così dovesse essere può coesistere contemporaneamente la Cassa integrazione e la copertura finanziaria a valere sull’Avviso 20/2011? Domande che riteniamo meritevoli di risposta da parte degli addetti ai lavori.

Nel rispetto della pluralità, attendiamo, disponibili, eventuali adeguate repliche. Sulla vicenda del Cefop, per esempio, è intervenuto nei giorni scorsi l’assessore Gallo: “Il Cefop – ha detto l’assessore – è in amministrazione commissariale straordinaria, il Ministero ha autorizzato una fase transitoria di un anno. Dunque ci sarebbero almeno altri 4 mesi di Cacca integrazione da garantire che costeranno circa tre milioni di euro. Lo Stato ci deve aiutare a trovare queste somme”.

Anche qui come la mettiamo? Attendiamo fiduciosi.

Giuseppe Messina

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