Dopo il duro comunicato della Cisl Scuola e la presa di posizione, nei giorni scorsi, della Uil Scuola sul persistere e laggravarsi dello stato di crisi nel settore della formazione professionale che – secondo le citate organizzazioni sindacali – non viene risolto dal contenuto della direttiva assessoriale prot. 2247 del 30 maggio scorso, ma semmai aggravato, anche la Flc Cgil non tarda a far sentire la propria voce. In un comunicato diramato sul sito istituzionale www.flcsicilia.it si ritrovano le diverse ragioni che hanno spinto la Cgil a confermare, dintesa con Uil Scuola e Cisl Scuola, lo sciopero generale del prossimo 4 giugno (è il terzo in un mese, fatto che non ha uguali nel recente passato del settore formativo).
Motivazioni che, a parere del sindacato, giustificano la partecipazione allo sciopero generale di tutti i lavoratori della formazione professionale. Partecipazione, citiamo il passo tratto dal sito del sindacato confederale, che deve essere forte, motivata e visibile. La scelta di proseguire la protesta democratica è riportata in un altro passaggio del comunicato.
La proclamazione dello sciopero e l’indizione delle manifestazioni di protesta sono state ulteriormente rese necessarie dal volgere degli eventi che, con la emanazione di atti non concertati da parte dell’assessore Nelli Scilabra, hanno ulteriormente aggravato i problemi.
Il sindacato va giù pesante nel sottolineare latteggiamento univoco e per niente concertativo dellassessore Scilabra e di tutto il governo sulla vertenza della formazione professionale.
Di seguito il testo.
Appare chiaro come lo scontro stia crescendo di livello e, come le scelte unilaterali e napoleoniche del Governo, appaiano sconcertanti; sarà necessario promuovere la massima partecipazione dei lavoratori alla manifestazione, e trasmettere la consapevolezza, ai lavoratori, che si tratta della loro battaglia, della difesa di un tratto di civiltà dell’Isola, della difesa del proprio posto di lavoro, della difesa del diritto alla formazione per migliaia di giovani. Deve essere chiaro a tutti, e al Governo Crocetta in primo luogo che, senza confronto e accordo sui metodi per la fuoriuscita di esuberi dal sistema, il numero di posti di lavoro a rischio sarà elevatissimo e non basteranno le tutele “solo promesse” dalla amministrazione e dall’assessore Scilabra. Deve essere chiaro a tutti che, pur nella consapevolezza che il settore necessita di riforma, il sindacato confederale sceglie di tutelare il lavoro, l’occupazione, il diritto dei lavoratori – insieme a quello di tutti i cittadini siciliani – di avere un sistema formativo e una amministrazione regionale efficienti e combatterà su questo fronte tutte le battaglie necessarie contro il governo della demagogia pseudo-rivoluzionaria, che mette a rischio, e prova a espellere dal sistema, migliaia di lavoratori senza regole né strumenti di accompagnamento, e che prova, altresì, a scaricare le responsabilità della cattiva politica e della pessima ed inefficiente amministrazione sulla parte più debole: i lavoratori.
Sulla vicenda dei tagli operati dalla Scilabra in sede di finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20/2011, abbiamo intervistato il segretario regionale della Flc Cigl, Giusto Scozzaro.
Scozzaro (nella foto a sinistra tratta da veengle.com), qual è il vostro giudizio circa la direttiva dello scorso 30 maggio?
La scelta dell’Assessore Scilabra determinerà quella macelleria sociale che, a parole, il governo ha sempre dichiarato di volere evitare.
La Flc Cigl ha criticato la scelta dei tagli al finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20/2011. perché?
Il taglio operato è difficilmente sopportabile senza misure adeguate. Non c’è stato alcun confronto con le organizzazioni sindacali e le stime dell’assessore sui corsi non finanziabili sono eccessive e si basano sul presupposto che i 286 milioni destinati a finanziare la seconda annualità dell’Avviso 20 debbano bastare anche per la terza annualità; era noto, invece, che la terza annualità sarebbe stata finanziata con fondi a valere sulla programmazione comunitaria 2014/2020.
Dove avrebbe sbagliato il Governo regionale?
Dall’ approvazione della legge finanziaria ad oggi, il Governo ha perso inutilmente del tempo parlando di Albo, mentre le emergenze continuano a non avere risposte. Sono ancora senza stipendio i lavoratori e, dopo 7 mesi di Governo Crocetta, è da irresponsabili nascondersi dietro il passato
che pure è denso di scelte sbagliate. Resta il fatto che questo Governo non è in grado di sbloccare niente, né di mettere in campo un progetto per il rilancio della formazione professionale che sia convincente.
La Flc Cgil ha più volte rimarcato il rischio di disimpegno delle risorse del Fondo sociale europeo (Fse). A cosa sarebbe
Rosario Crocetta, foto di Gabriele Bonafededovuto questo rischio?
I ritardi che si stanno accumulando sulle procedure imposte dall’Unione Europea (UE) sono incolmabili e saranno pagate dalla comunità siciliana per la mancata certificazione della spesa, e dai lavoratoti per la precarizzazione cronica della loro condizione. La credibilità del Governo e dell’assessore si è consumata per le mancate risposte agli stipendi non percepiti da oltre 12 mesi e per la completa inadeguatezza ad affrontare
procedure complesse imposte dal Fondo sociale europeo.
Quale ricetta propone la Flc Cgil per invertire landazzo del settore formativo?
Dopo tante chiacchiere inutili, a sette giorni dalla scadenza del primo anno, si scopre un esubero strutturale di quasi tre mila lavoratori che difficilmente potranno aver misure di sostegno al reddito. Occorre riformare il sistema con scelte condivise, che accompagnino un processo di riduzione del personale attraverso una gestione degli esuberi con misure di ammortizzazione sociale ed interventi di politica attiva del lavoro. Ma la Regione deve essere all’altezza del compito e, ad oggi, non lo è.
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