Era nell’aria e si è verificato: Alcuni dipendenti dell’Ente di formazione Aram di Messina hanno occupato pacificamente i locali dell’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale. Un gesto dettato dal dramma di un futuro che sembra non esserci più e di un presente privato della retribuzione.
I protagonisti di questa protesta sono Fabio Salerno, Onorè Federico, Gebbia Valentina e Spata Salvatore. Lavoratori che si sono presentati stamattina, a Palermo, in via Ausonia, nella sede del dipartimento al ramo col proposito di incontrare l’assessore, Nelli Scilabra, e il dirigente generale ad interim, Anna Rosa Corsello.
Tentativo senza esito, in quanto entrambe impegnate a Roma. Senza perdersi d’animo – riferiscono al nostro giornale gli interessati – si sono recati dal dirigente del servizio gestione, Michele La Cagnina, responsabile dell’ufficio che emette i mandati di pagamento in favore del personale.
Cosa denunciano i lavoratori? Semplice, i lavoratori ritengono ingiusto il procedimento relativo all’integrazione al finanziamento contestato all’Aram, che ha portato al prelievo coatto di oltre un milione di euro, privando i lavoratori delle retribuzioni maturate per il lavoro espletato. Le ragioni vanno oltre e, con amarezza, toccano il futuro lavorativo messo a serio rischio dall’incapacità del Governo regionale di indicare una traccia percorribile, una modalità atta a garantire la prosecuzione lavorativa anche dopo la scadenza della prima annualità dell’Avviso 20/2011.
Con lucidità e spirito democratico, i lavoratori che, lo sottolineiamo, occupano pacificamente i locali dellassessorato, lamentano la possibile chiusura dell’Aram a seguito di un provvedimento di prelievo coatto che provocherà il fallimento dell’Ente e la perdita del posto di lavoro.
Una situazione delicata che si presenta a quarantotto ore dallo sciopero generale della categoria. Un segnale chiaro ed inequivocabile del malessere dei lavoratori del settore, stanchi di parole, proclami, slogan governativi a cui non fanno seguito fatti concreti.
C’è un tempo per ogni cosa. Ai proclami il Governo regionale ha il dovere di annunciare il proprio proposito. La politica dei rinvii non è più accettabile dagli oltre 9 mila lavoratori gettati nel circolo della povertà.
In un incidente sulla statale 114, nel territorio di Augusta, tra Siracusa e Catania, un…
Un incidente stradale che ha coinvolto un'autovettura Citroen C3, si è verificato poco dopo le…
Agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania hanno arrestato un minorenne trovato in possesso di 240…
Non si riteneva ben assistito in una causa civile con l'ex moglie dal suo avvocato,…
Un grave incidente stradale si è registrato alla zona industriale di Gela. Nel sinistro ha…
È morto un senzatetto che aveva trovato rifugio nella stazione ferroviaria Notarbartolo di Palermo. Cross Nilushan,…