Si chiama Salvatore Cangemi e ha 50 anni. E’ un operatore della formazione professionale. Uno degli ottomila dipendenti di questo settore della Sicilia buttati in mezzo alla strada dal Governo della Regione. La particolarità è che Salvatore Cangemi, che vive a Trapani, è un disabile malato che, per protesta contro l’amministrazione regionale che lo ha lasciato senza soldi, ha deciso di interrompere le cure. (a destra, foto tratta da ahmetisdown.blogspot.com)
La sua lettera-testamento è pervenuta ai colleghi che l’anno diffusa.
“IMPORTANTE!! (Almeno per me)
Considerato che:
– Il mio piano terapeutico di ossigenoterapia notturna è scaduto, bisogna rinnovarlo e devo iniziare di nuovo tutto daccapo;
– non ho i soldi necessari a comprarmi le medicine che mi servono tutti i giorni per curarmi, per evitare aggravamenti e per diminuire le mie sofferenze;
– non ho i soldi nemmeno per recarmi dal medico, senza dovere necessariamente coinvolgere logisticamente ed economicamente qualcuno.
COME OPERATORE DELLA FORMAZIONE PROF.LE SICILIANA E COME DISABILE, ALLETA DI 50 ANNI, NON POTENDO FARE ALTRO PER PROTESTARE CONTRO:
– la cecità, la sordità e il cinismo della Regione Siciliana, che pensa solamente ai preparativi elettorali, dimenticando che per mancanza di liquidità ci sono decine di famiglie monoreddito, come la mia, che non riescono nemmeno a mangiare;
– la cecità, la sordità e il cinismo delle O.O.S.S. (organizzazioni sindacali) che hanno ben pensato di appattare le loro settante (scusate il vernacolo) svendendo totalmente i diritti dei lavoratori onesti per affossare ancora di più il sistema, avallando scelte e soluzioni scellerate, sapendo bene che lunica riforma possibile doveva essere promossa a fianco dei lavoratori;
– lassenteismo del mio Ente che non si permette minimamente di comunicare ufficialmente ai propri lavoratori quale sia lo stato dellarte e cosa stia facendo esso stesso per contribuire a risolvere la situazione;
– lirreperibilità e la mancanza di coesione di molti dei colleghi della F.P. (Formazione Professionale) con tutti i comparti inclusi, che, in vista della prossima competizione elettorale, credono ancora nelle soluzioni-gadget offerte dai vari partiti e delle lobbies politiche; unitamente allignavia dei papà e dei figli di papà che credono ancora che lo stipendio caschi dallalbero, per cui basta tenere la bocca aperta ed aspettare.
DECIDO PER ME
senza fare del male a nessunaltro, di sospendere TUTTE LE MIE TERAPIE, IMPORTANTI E NON, in attesa che la classe politica e quella imprenditoriale, coinvolte in tutte le filiere della F.P. si facciano vive con soluzioni IMMEDIATE ED EXTRA-PIEMONTESI.
Assumerò solo degli antidolorifici, perché il dolore inibisce ancora di più i miei movimenti.
IL PRIMO DEI COLLEGHI CHE MI VIENE A TROVARE OFFRENDOMI DEI SOLDI, LO CACCIO DI CASA A CALCI NEL CULO! SAPPIAMOCI INTENDERE!”.
Presidente della Regione Raffaele Lombardo e dottor Ludovico Albert, che ne pensate di questa lettera? E il caso di rispondere o forse è meglio che il presidente Lombardo continui la propria campagna elettorale e che il dottore Albert continui a gestire il settore dove ha ottenuto ‘brillanti’ risultati?
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