Formazione, il grande imbroglio della Cigd

In arrivo nuovi colpi di scena sulla gestione ‘allegra’ e poco lineare dei fondi destinati in Sicilia alla Cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd). Un 2012 che ha visto più che raddoppiare il numero di lavoratori beneficiare di questo strumento e, di conseguenza, triplicare la spesa necessaria per far fronte a tutte le richieste. Un anno col “botto” quello che si chiuderà fra poco meno di 2 mesi.

Diversi i segnali che si colgono in questi ultimi giorni. Il Prefetto di Palermo che chiede alla Regione siciliana un incontro regionale sulla vicenda, il protocollo d’intesa dello scorso 9 agosto sulla Cigs che non ha arrestato la sottoscrizione dei verbali sindacali da parte degli Enti formativi. Il nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta, che dichiara di voler cacciare il dirigente generale del dipartimento regionale della Formazione, Ludovico Albert.

Una carrellata di fatti apparentemente scollegati, ma che potrebbero nascondere un elemento di affinità, di comunanza. Ma veniamo ai fatti.

Alle perplessità avanzate da questa testata giornalistica in diverse occasioni si aggiungono, adesso, i sospetti chiaramente manifestati dal Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Infatti, in una intervista dello scorso 30 ottobre, rilasciata al Giornale di Sicilia, Orlando ha lanciato pesanti sospetti sulla gestione degli ammortizzatori sociali in deroga nel settore della formazione professionale siciliana e sul ruolo delle organizzazioni sindacali. Il Sindaco sospetta che “le risorse siano usate per fini diversi dalla Cassa integrazione” da parte di “centri di speculazione”.

Diversi dubbi e procedure poco trasparenti nell’assegnazione della Cassa integrazione agli operatori della formazione professionale fanno discutere, in questi giorni, quasi quanto la difficile ricerca delle alleanze politiche per la composizione della nuova Giunta regionale.

Sempre più delicata si presenta intanto la vicenda Gesip, la società del Comune di Palermo dove operano oltre mille e 800 persone. Lavoratori ai quali è negata, ad oggi, ogni possibilità di accesso all’ammortizzatore sociale in deroga. E la tensione sociale è salita alle stelle quando qualcuno ha ricordato al Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, che i lavoratori Gesip non hanno diritto all’ammortizzatore sociale. E’ possibile tutto ciò? Possono coesistere lavoratori con diversi diritti? Cerchiamo di capirci qualcosa.

Il tutto è successo in occasione del tavolo tecnico convocato da Prefetto Postiglione a Villa Withaker (sede della Prefettura) lo scorso 28 ottobre alla presenza delle parti sociali, del Sindaco di Palermo e del dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, Ludovico Albert. Vediamo come stanno le cose.

Pare siano pronti circa 15 milioni di euro, concessi dal Governo nazionale per garantire la Cassa integrazione ai lavoratori Gesip fino al 31 dicembre 2012. Ma ecco trovata la norma che vieta ai lavoratori Gesip l’accesso alla Cigd. Tradotto in parole spicciole, i lavoratori della formazione professionale, per esempio, continueranno a percepire la Cassa integrazione guadagni in deroga, mentre ai lavoratori Gesip, dipendenti di una società a totale partecipazione pubblica, non spetterà alcunché. E’ possibile questa disparità di trattamento e di accesso? Sembrerebbe di sì.

Il verbale d’intesa istituzionale, chiamato “accordo-quadro”, sottoscritto dalla Regione siciliana con le parti sociali nel 2011 e riconfermato nel 2012, ha previsto al punto n.5 l’esclusione dalla concessione di ammortizzatori sociali per i lavoratori delle società a totale partecipazione pubblica. Ed a nulla vale che ai lavoratori della Gesip si applichi il contratto collettivo nazionale di lavoro dell’igiene ambientale. Contratto che, ovviamente, afferisce alla sfera di diritto privato. Per cui si produce un’assurda disparità di trattamento tra lavoratori.

Infatti, lo stesso contratto di igiene ambientale è applicato anche al lavoratore della cooperativa sociale che opera, per esempio, in convenzione con il Comune di “vattelappesca”, per il servizio di verde pubblico. In questo caso al lavoratore della cooperativa che ha dichiarato lo stato di crisi si concede, su richiesta, la Cassa integrazione in deroga. Al lavoratore Gesip con stesso trattamento contrattuale del collega assunto dalla cooperativa sociale non spetta la Cigd. Quindi, qualcosa non funziona.

Noi siamo convinti della necessità che i lavoratori del settore privato possano accedere liberamente al sostegno al reddito. E’ chiaro che non funziona neanche il continuo drenaggio di fondi per la Cigd in favore del settore della formazione professionale.

In tanti hanno messo gli occhi sull’ipotesi di duplicazione della spesa. Non è accettabile che mentre si aspetta la registrazione del decreto di finanziamento dalla Corte dei Conti l’Ente interessato pone una parte dei propri dipendenti in Cassa integrazione. Ma le attività dell’Avviso 20/2011 non sono iniziate lo scorso 9 giugno?

Quindi, tutto coperto dal finanziamento. Ed allora perché si continuano a depositare verbali d’intesa sindacale per il riconoscimento della Cassa integrazione a lavoratori di Enti che hanno già avviato le attività d’aula?

Diversi i “se” e molti i “ma”. Intanto, il Sindaco di Palermo ha annunciato il deposito di una relazione circostanziata presso la Procura della Repubblica proprio su questa vicenda dell’uso improprio della Cassa integrazione. Questa della duplicazione di spesa nel settore della formazione professionale tra Cassa integrazione in deroga e finanziamento attraverso l’avviso 20/2011 rischio di esplodere. In tanti hanno messo gli occhi su questa prassi che appare debole e pregiudizievole per l’impianto innovativo della riforma della formazione professionale fortemente voluta dal Pd e da Raffaele Lombardo nella precedente gestione. Cosa penserà di fare Rosario Crocetta non è chiaro.

 

Giuseppe Messina

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