E ufficiale: il Governo regionale presieduto da Rosario Crocetta vuole creare le condizioni per ridare il posto di lavoro agli oltre 600 lavoratori licenziati da Enti e società della formazione professionale siciliana.
Il tema è stato affrontato oggi nel corso di un incontro, che si è svolto oggi a Palermo, tra l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Ester Bonafede, e un centinaio di lavoratori del Cefop. Volutamente senza alcun sindacato al seguito, gli ex dipendenti dell’Ente formativo posto in amministrazione straordinaria oltre un anno fa hanno rappresentato il dramma del licenziamento all’assessore Bonafede e al dirigente generale del dipartimento Lavoro, con l’interim alla Formazione professionale, Anna Rosa Corsello.
Precise le richieste: reinserimento nel sistema formativo regionale e riqualificazione professionale per tornare a lavorare. Richieste perentorie e giustificate da uno status giuridico che vede 350 lavoratori licenziati dal Cefop, attraverso la procedura prevista dalla legge n.223 del 23 luglio 1991. In pratica, licenziati e buttati fuori dal sistema formativo senza alcuna tutela per il futuro. L’unico accesso, oggi, è quello allindennità di disoccupazione e poi il nulla. Perso il diritto, quindi, al mantenimento delliscrizione all’Albo del personale, così come disciplinato dalla legge regionale numero 24 del 6 marzo 1976.
Quali gli impegni assunti dal Governo su questa partita? Lassessore Bonafede, confortata dalla dirigente generale, Corsello, si è assunta assunto la “responsabilità” di trovare una soluzione per il reinserimento di questo personale nell’Elenco regionale. Anche attraverso una riapertura dello stesso Elenco. Successivamente, il personale verrà avviato verso una fase di riqualificazione per un utile reinserimento nel settore. Il tutto all’interno di un complessivo progetto di riordino del settore della formazione professionale.
Inoltre, l’assessore Bonafede si è impegnata a incontrare i commissari straordinari del Cefop per verificare le procedure di mobilità adottate ed i criteri applicati per la redazione dell’elenco finale dei licenziati.
Un ulteriore incontro è stato fissato dallassessore Bonafede con i lavoratori per il prossimo 5 febbraio per le prime concrete risposte.
A nostro modesto avviso il Governo regionale dovrebbe mettere mano allarmonizzazione della legge regionale numero10 del 7 giugno 2011, con l’articolo 14 della legge regionale numero 24 del 1976, restituendo legittimazione all’Albo regionale del personale della formazione professionale, bloccato al 31 dicembre 2008. Sarebbe il primo concreto e fattivo passo per la salvaguardia di tutti i lavoratori licenziati nell’ultimo anno, nel settore della formazione professionale in Sicilia.
Sono circa 600, come già ricordato, i lavoratori del settore che hanno perso il posto per via del licenziamento attuato da Anfe regionale, Cefop, Aram e Ancol.
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