La settimana si è aperta con due manifestazioni: la sciopero dei dipendenti della formazione professionale voluto da Cgil, Cisl e Uil e la serrata dei laboratori di analisi. In entrambi i casi, il Governo regionale di Rosario Crocetta, ha provato a scippare soldi alle due categoria. Ha tentato di alleggerire la formazione di oltre 110 milioni di euro. E ha provato ad applicare il decreto Balduzzi ai Laboratori di analisi.
In entrambi i casi il Governo regionale è stato costretto a tornare precipitosamente indietro. Lo ha fatto sulla base di promesse che, adesso, dovrà mantenere. Le manterrà? La domanda è legittima, perché finora questo Governo ha disatteso quasi tutti gli impegni assunti.
Ieri sera, addirittura, in occasione di un incontro con i rappresentanti del mondo della formazione professionale, il presidente della Regione si è sbracato. Ricordiamo che, la scorsa settimana, su un finanziamento pari a 286 milioni di euro per la seconda annualità dellAvviso 20, il Governo, con lassessore al ramo, Nelli Scilabra, si è presentata al tavolo delle trattative con un taglio di circa 110 milioni di euro.
Alla fine della scorsa settimana – basta leggere i giornali di quei giorni – lassessore Scilabra sembrava irremovibile: il finanziamento delle attività formative (seconda annualità dellAvviso 20) passava da 286 milioni di euro a 170 milioni di euro circa. Questo mega taglio aveva convinto i Cobas, lo Snals Confsal e altre sigle sindacali più o meno irriducibili. Al contrario, Cgil, Csil e Uil hanno piantato lo sciopero che è andato in scena martedì scorso.
Martedì sera, dopo la grande manifestazione dei lavoratori, il Governo è tornato indietro: e il finanziamento, da 286 milioni di euro è passato a 220 milioni di euro.
Ieri sera, nel corso di un ulteriore incontro con i rappresentanti del mondo sindacale, lo stesso presidente della Regione, Crocetta, ha fatto ulteriori concessioni: ha detto che se i 20 milioni di euro stanziati per gli Sportelli multifunzionali non basteranno (e infatti non ci vuole molto a capire che non basteranno), troverà altri soldi.
Di fatto, ieri sera, il presidente Crocetta ha smentito su tutta la linea loperato dellassessore Nelli Scilabra.
Domanda: quello che è andato in scena ieri sera è stato un gioco della parti (lassessore Scilabra che fa la dura e il presidente della Regione che poi concede tutto alla contro parte) o siamo davanti a un capo della Giunta che ha commissariato il proprio assessore alla Formazione professionale?
Un discorso simile – con una sceneggiata che, però, ha un’interfaccia romana – è andato in scena con i Laboratori di analisi, che in Sicilia sono oltre 460. La serrata di queste strutture sanitarie private, iniziata lunedì scorso, ha messo in ginocchio la sanità pubblica siciliana. Gli ospedali pubblici sono stati presi dassalto dai tanti utenti che non possono pagare per intero le analisi del sangue e le altre analisi diagnostiche.
Anche in questo caso, il Governo regionale ha trovato, almeno sulla carta, i soldi che, appena la scorsa settimana, non cerano.
Come mai i soldi che, appena cinque giorni fa, non cerano, sia nella formazione, sia per i Laboratori di analisi, adesso ci sono? Forse, in questo, centra qualcosa lappuntamento elettorale di domenica e lunedì prossimi?
Se le cose stanno così, vorremmo rassicurare il Governo regionale e i Partiti che lo sostengono: non sono questi, oggi, i metodi per raccogliere il consenso. Questi sono metodi da vecchia politica democristiana dorotea: metodi che non pagano più. Crocetta e i suoi alleati se ne renderanno conto lunedì, ad apertura delle urne, quando si conosceranno i risultati delle elezioni comunali.
Se non altro perché, fino ad ora, si tratta solo di parole. Sono teorici i soldi che il Governo ha promesso al mondo della formazione professionale. Sono molto teorici i pagamenti degli stipendi arretrati ai dipendenti della formazione professionale, dal momento che il blocco di buona parte degli uffici della Regione è stato voluto dallo stesso Governo regionale con il trasferimento del personale. E sono ancora più teorici i soldi che il Governo Crocetta ha promesso ai Laboratori di analisi, visto che manca ancora il placet del Governo nazionale.
Insomma: a nostra avviso le partite sulla formazione professionale e sui Laboratori di analisi non sono chiuse.
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