Formazione: Cefop, 328 dipendenti licenziati

È ufficiale: i Commissari straordinari del Cefop in Amministrazione straordinaria (A.s.) hanno licenziato 328 lavoratori. L’elenco dei destinatari del provvedimento è stato diramato alle organizzazioni sindacali di categoria.

Era nell’aria da molti giorni. Gli stessi Commissari straordinari avevano anticipato che entro il 15 gennaio si sarebbe conclusa la fase di identificazione dei criteri di selezione, la valutazione complessiva dei requisiti e la fase di colloquio, ed in ultimo il colloquio. Le procedure adottate hanno seguito quanto previsto dalla legge n. 223 del 23 luglio 1991 e quanto concordato con le organizzazioni sindacali.

Il risultato finale è la sintesi di un percorso avviato dai tre Commissari del Cefop   con Cgil, Cisl, Uil, Snals Confsal e Ugl. Riunioni e verbali sottoscritti all’unanimità e per i quali gli stessi amministratori straordinari dell’Ente hanno pubblicamente ringraziato. E lo hanno fatto attraverso il comunicato stampa del 10 dicembre 2012 che riportava la seguente dichiarazione: “I Commissari Straordinari del Cefop in A.S., nel ringraziare tutti coloro che in queste settimane si sono impegnati per raggiungere un risultato che assicura un futuro lavorativo a circa 620 dipendenti, esprimono un particolare apprezzamento e ringraziamento nei confronti delle rappresentanze sindacali tutte che – pur nelle oggettive difficoltà del confronto e nelle più che legittime differenze di opinioni – hanno contribuito alla positiva conclusione della vicenda attraverso la formazione del contenuto e la firma del verbale conclusivo della mobilità, sottoscritto dai rappresentanti dell’Ente unitamente a Cgil, Cisl, Uil, Snals e Ugl in data 7 Dicembre 2012”.

Gli stessi Commissari straordinari hanno assunto precisi impegni morali nel sostenere i 328 lavoratori licenziati presso le istituzioni per un loro ricollocamento. Così come gli stessi hanno previsto l’istituzione di un fondo di solidarietà su base volontaria da devolvere a coloro che resteranno fuori dal circuito lavorativo. Fondo il cui funzionamento dovrebbe essere demandato ad una apposita commissione paritetica formata dai Commissari straordinari di concerto con i sindacati che dovrebbe stabilire tempi e modalità. Una sorta di accantonamento spontaneo di denaro, attraverso i versamenti volontari dei lavoratori il cui futuro è stato garantito, in favore dei licenziati.

Fin qui il riepilogo di quanto accaduto nelle ultime settimane. Ma qualcosa non sembra avere funzionato. Almeno così appare da alcune posizioni emerse negli ultimi giorni sulla vicenda dei licenziamenti. Spicca in particolare, la diffida dello Snals Confsal settore Formazione professionale indirizzata, qualche giorno fa, ai Commissari straordinari del Cefop. Si contesta la violazione della legge 223/91 e il mancato rispetto di quanto stabilito nell’accordo del 7 dicembre scorso.

Abbiamo contattato il coordinatore regionale dello Snals Scuola, settore Formazione professionale, Giuseppe Milazzo, il quale, appresa la notizia dell’elenco dei licenziati, ha voluto testimoniare al nostro giornale la posizione del sindacato e le iniziativa poste in campo: “La segreteria regionale dello Snals Scuola settore formazione professionale si dichiara amareggiata per le procedure poco trasparenti adottate dall’Amministrazione straordinaria del Cefop e per la scelta dei criteri di selezione del personale. Criteri subìti da una precisa scelta aziendale – precisa Milazzo – per l’impossibilità dello stesso Snals a partecipare al tavolo di confronto se non in separata sede. E questo per via del rifiuto, in precedenti riunioni, di sottoscrivere il verbale che individuava alcuni criteri oggi da noi contestati”.

In merito alle iniziative, Milazzo precisa che “la segreteria regionale dello Snals scuola, coordinamento Formazione professionale, procederà lungo due direttrici. Con la prima si è deciso di mettere a disposizione dei licenziati, a titolo gratuito, gli uffici legali del sindacato. I lavoratori interessati sono pregati di contattare gli uffici dello Snals. Con la seconda azione abbiamo chiesto, con una perentoria nota, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’assessore regionale Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra e il dirigente generale al ramo, Anna Rosa Corsello, di istituire un tavolo tecnico per trovare immediate soluzioni in favore dei lavoratori licenziati”. Milazzo peraltro ha voluto lanciare un appello di unità alle altre organizzazioni sindacali per affrontare unitariamente e senza divisioni la vertenza che vede da domani 328 lavoratori senza sostentamento.

Raccogliamo anche la posizione espressa dall’Unione Lavoratori Liberi, pubblicata sul proprio blog:“Esprimiamo piena solidarietà ai colleghi colpiti da tale provvedimento stigmatizzando l’operato di chi, con procedure poco chiare e illegittime, si é reso artefice di questo atto di macelleria sociale che lascia senza lavoro tanti onesti operatori che nell’ultimo anno si sono sacrificati per portare avanti le attività dell’Ente. Condividiamo pienamente le posizioni dello Snals-Confsal F.P. e Ugl Scuola formazione professionale di tutela dei livelli occupazionali anche con azioni legali. Auspichiamo un immediato intervento della Regione per la soluzione dell’ormai tragica situazione di tanti lavoratori del settore. Qui, a nostro avviso, dopo tanti proclami, si giocheranno la faccia il neo Governatore e il neo assessore al ramo. Attendiamo risposte immediate dalla politica o sarà mobilitazione dura”.

Una brutta storia che impegnerà istituzioni, sindacati e tribunali del lavoro per i prossimi mesi.

 

Giuseppe Messina

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