Formazione, a proposito dei licenziamenti all’Anfe

A seguito del nostro articolo dello scorso 18 dicembre, che mirava a chiarire la posizione dell’Anfe rispetto ai motivi che avevano visto licenziati 173 lavoratori sono pervenute, in redazione, diverse segnalazioni. Gli stessi licenziati hanno chiesto la pubblicazione di alcune precisazioni.

Facendo seguito ad un articolo che, ricordiamo, riportava altresì i risultati dell’incontro, avvenuto il giorno precedente a quello della pubblicazione dell’articolo, con l’assessore regionale alla Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, e relativo alla vertenza, garantiamo ben volentieri il diritto di replica, nell’assoluta libertà di informazione, base del nostro giornale.

Richiamiamo di seguito la nota dei lavoratori licenziati.

“A chiarimento di quanto dichiarato da Paolo Genco presidente dell’Anfe, su Linksicilia “Noi siamo stati sempre corretti”, e facendo seguito all’incontro avuto con l’assessore Nelly Scilabra e il Governatore Rosario Crocetta il 17 Dicembre 2012, è doveroso precisare alcuni aspetti economici e giuridici poco chiari.

I dipendenti Anfe transitati in mobilità sono 133, appartententi alla schiera degli addetti agli Interventi Formativi (Formazione Professionale), ai quali aggiungere 22 lavoratori dichiarati come esubero recuperabile.

Sono invece 13 i dipendenti dei Servizi Formativi (Sportelli multifunzionali) posti in mobilità con l’integrazione di altri 5 lavoratori dichiarati esubero recuperabile. Nel complesso sono 173 i lavoratori licenziati dall’Anfe”

Prendendo spunto da quanto pervenuto in redazione, appare opportuno sottolineare che le liste del personale licenziato sono state pubblicate dall’Anfe, affinché tutti ne potessero prendere visione. Una precisa scelta di trasparenza da parte dell’Ente, non sempre rinvenibile in altre situazioni similari. Secondo quanto previsto dalla normativa di settore, in merito agli arretrati da liquidare, a conclusione del rapporto lavorativo, il personale licenziato precisa che l’Ente dovrà corrispondere:

– una mensilità e mezza relativa all’anno 2010; una mensilità riguardante il mese di giugno 2011;

– la tredicesima mensilità anno 2011;

– tre mensilità relative ai mesi di ottobre, novembre e dicembre anno 2012, nonché la tredicesima mensilità anno 2012.

– Inoltre risulterebbero ancora da riconoscere al personale licenziato il rimborso del Trattamento di fine rapporto (Tfr), la monetizzazione delle ferie non godute nell’anno 2011 (circa giorni 20) e gli adeguamenti contrattuali.

Ancora, i lavoratori interessati dalla mobilità incalzano l’Ente sottolineando, dal loro punto di vista, il mancato pagamento dei conguagli fiscali di fine anno 2010, 2011 e 2012. Vi riportiamo a chiarimento una simulazione di calcolo.

Secondo quanto riferitoci, calcolando uno stipendio medio del personale coinvolto di €. 1000,00 mensili e di una anzianità media di circa 6/7 anni di servizio effettivamente prestato, si deduce che spetta ai licenziati una somma pro-capite di circa €. 15.000,00. Somma che l’Anfe già avrebbe dovuto liquidare a conclusione del rapporto lavorativo. Si tratta di un mero esempio utile a fornire un verosimile conteggio della parte economica che spetterebbe ancora ai dipendenti licenziati.

Ragionamenti rappresentati all’assessore al ramo, Nelli Scilabra, e al dirigente generale el dipartimento regionale della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, proprio nel corso dell’incontro del 17 Dicembre scorso e ancora, a parere dei dipendenti in esubero, non corrisposta dall’Anfe.

Abbiamo raccolto, a tal riguardo, la risposta a chiarimento da parte del responsabile del coordinamento regionale dell’Ente.

Per quanto riguarda gli arretrati che risultano da liquidare riportiamo:

1. Anno 2010: dicembre e 50% della tredicesima (l’Ente deve ancora rendicontare);

2. Anno 2011: giugno e tredicesima (questa amministrazione sta predisponendo i conteggi per la liquidazione);

3. Anno 2012: ottobre, novembre, dicembre e tredicesima (quando l’assessorato regionale erogherà il saldo della prima anticipazione pari al 25% l’Ente provvederà al pagamento).

Per quanto riguarda gli adeguamenti contrattuali l’Ente ha già provveduto al pagamento. Gli uffici della sede di coordinamento regionale dell’Anfe di Palermo – via della Ferrovia – si dicono comunque disponibili a fornire qualsiasi chiarimento.

 

Giuseppe Messina

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