Formazione a alta burocrazia, Crocetta butta fumo negli occhi

“Smoke Gets in Your Eyes” è il titolo di una celebre canzone del Platters di fine anni ’50, primi anni ’60. Dovrebbe significare “Butto il fumo nei tuoi occhi”. Era una canzone d’amore. Nella Sicilia di questi ultimi giorni il motivo potrebbe andare bene, sostituendo l’amore con le sceneggiate della politica siciliana e, in particolare, del Governo di Rosario Crocetta.

Da un lato ci sono quasi 10 mila dipendenti della formazione professionale. Dall’altro lato c’è un Governo regionale che, poco più di un mese fa, ha siglato un accordo con Cgil, Cisl e Uil e con le associazioni degli Enti formativi. L’accordo prevede – anzi prevedeva, visto che non è stato rispettato – che entro la fine di giugno i dipendenti avrebbero ricevuto tutti gli stipendi arretrati.

Non è una stupidaggine. Ci sono capifamiglia che non vengono pagati chi da sei mesi, chi da un anno, chi da un anno e mezzo. Migliaia di famiglie che vivono tra prestiti e debiti. Invece di rispettare un accordo firmato dal presidente della Regione in persona, Rosario Crocetta, l’assessorato regionale alla Formazione ha disposto un trasferimento di sede.

La sede – ovviamente di Palermo – da via Ausonia è stata trasferita in Corso Calatafimi. Dal 18 giugno i dipendenti di questo assessorato, con l’eccezione di uno sparuto gruppo, si ritrovano nella nuova sede senza poter fare nulla. Questo perché il trasferimento nella nuova sede è stato disposto senza prima aver richiesto le linee telefoniche e il collegamento internet.

Intanto i sindacati – Cgil, Cisl e Uil – sono di nuovo sul piede di guerra. In un documento ufficiale hanno scritto a chiare lettere che il Governo Crocetta non ha rispettato gli impegni assunti appena un mese fa. E minacciano una nuova ondata di scioperi.

Eppure, davanti a un fatto oggettivo e di estrema gravità sociale, la ‘notizia’ è che il Governo Crocetta si appresta a presentare un disegno di legge antiparentopoli nella formazione professionale che dovrebbe essere approvato entro questa legislatura. Cioè da due o tre anni. Una farsa.

E’ o non è un tentativo – da parte del Governo Crocetta – di gettare fumo negli occhi per nascondere le proprie insufficienze e le proprie incapacità?

Ancora: giustissima la legge antiparentopoli nella formazione professionale. Se c’è qualcuno che, da un anno e più, solleva il problema di decine e decine di politici – anche parlamentari nazionali e regionali – titolari di società che operano nella formazione professionale siciliana, ebbene, questo è il nostro giornale. Ma un’iniziativa parlamentare (che quindi spetta al Parlamento dell’Isola e non al Governo) può nascondere il fatto che un Governo regionale di confusionari e di incapaci continua a tenere in sofferenza migliaia di famiglie nel settore della formazione? E’ normare disporre un trasferimento di uffici interrompendo un servizio, con i dipendenti che da giorni incrociano le dita perché non sanno che fare?

Crocetta parla sempre di “onestà”, “trasparenza” e lotta al malaffare. Ben detto. Ma questo vale per tutti. Questi nuovi locali sono in affitto? E se lo sono, il contratto è stato preceduto da un’evidenza pubblica?

Ieri è venuta fuori la storia di un viaggio in Canada. A quanto pare, la Camera di Commercio canadese vorrebbe 50 mila euro dalla Regione. Un euro o un milione di euro, se rubati, non sono la stessa cosa, ma sono due reati che vanno perseguiti. Il presidente ne ha approfittato per rilanciare la sua crociata contro i ladri. Giustissimo. (a destra, foto tratta da blog.libero.it)

Ma dal presidente della Regione vorremmo sapere cosa ne pensa del parere espresso dal Commissario straordinario dell’Aran sui dirigenti regionali ‘esterni’ all’amministrazione: un parere che questo signore ha espresso in primo luogo su se stesso e sui suoi stretti parenti. E ci piacerebbe sapere se tale parere ha sortito effetti, visto che – a nostro modesto parere – questo parere, oltre che sbagliato, è illegittimo.

Nei giorni scorsi l’avvocato Stefano Polizzotto si è dimesso da Capo della Segreteria Tecnica della presidenza della Regione. Non abbiamo ancora capito che tipo di contratto legava l’avvocato Polizzotto alla Regione. Perché dal tipo di contratto discende una serie di considerazioni sulla legittimità di atti amministrativi e di governo.

Noi, egregio presidente, la legalità e la ‘trasparenza’ amministrativa la misuriamo sulla lettura delle ‘carte’ e non sulle chiacchiere. Nel caso del suo Governo, di chiacchiere ne stiamo ascoltando tante, mentre i fatti concreti raccontano altre ‘cose’.

Aspettiamo risposte. Concrete. Suffragate da atti e fatti. E non da altre chiacchiere.

La verità è che questo signor Crocetta, che da Sindaco di Gela ha combinato di tutti i colori, sta incasinando anche l’amministrazione regionale. Il Pd siciliano, che ha la responsabilità morale di aver portato al Governo della Regione uno spaventoso vuoto politico-pneomatico, pensava controllare questo bizzarro personaggio. Invece non lo controlla.

Trovi il modo, il Pd siciliano, di rendere almeno un po’ più seria questa disastrosa esperienza di Governo. Anche perché il centrodestra di Berlusconi è in fase di riorganizzazione. Se il Cavaliere, quando si andrà alle urne, dovesse trovare la Sicilia in ginocchio – e il Governo Crocetta ha già messo la Sicilia in ginocchio – si prenderebbe tutti i voti in un solo colpo.

 

Redazione

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