A caldo, mentre ancora in tanti si interrogano sulle dimmissioni del dirigente generale del dipartimento Formazione professionale della Regione siciliana, Ludovido Albert – e mentre alcuni si interrogano, con molta probabilità, sulla veridicità di una notizia piuttosto pesante – sarebbe un errore pensare che tutto si è sistemato. In realtà, nel mondo della formazione professionale siciliana, tutto è ancora fuori posto.
Albert ha giocato un ruolo importante. Soprattutto da quando il Pd siciliano è entrato a far parte del Governo regionale retto da Raffaele Lombardo. Tantè vero che qualcuno vede in questa mossa il definitivo divorzio tra il Pd e il presidente della Regione uscente (cosa che è vera solo in parte, visto che tanti uomini del Pd sono ancora in alcuni gangli dellattuale governo dimissionario).
Difficile stabilire se ci possa essere un nesso tra Lombardo che sembra aver scelto Nello Musumeci candidato alla guida della Sicilia in coppia con Gianfranco Miccichè (con il Pid e pezzi del Pdl che tentano disperatamente di accodarsi al progetto per non restare fuori) e le dimissioni di Albert, notoriamente vicino al Pd (al Pd romano e piemontese, piuttosto che a quello siciliano).
Oggi, però, a nostro modesto avviso, il punto – per i lavoratori della formazione professionalle della Sicilia – non è questo. Certo, Albert non cè più. E questo è un fatto importante per chi lavora in questo settore. Ma non è un fatto risolutivo.
La barra del timone della formazione professionale siciliana, in questo momento, è nelle mani di Lombardo e di Riccardo Savona. Non sono belle mani. Anzi.
Lombardo e Savona hanno piazzato al vertice di questo assessorato Accursio Gallo. In questa fase, anche per il precipitare degli eventi, Lombardo non deve avere avuto il tempo per rubare lassessore Gallo a Savona per farne un proprio collaboratore. Ma anche questo significa poco o nulla.
Il dato politico vero è che Lombardo e Savona controllano un assessorato di grande peso in piena campagna elettorale. Ciò signific che le operazioni che avrebbe voluto pilotare il Pd verranno gestire, invece, dagli stessi Lombardo e Savona (che, in parte, continueranno a garantire lo stesso Pd).
A nostro avviso, la Giustizia farebbe bene ad avviare uninchiesta per passare a setaccio tutto quello che è stato fatto in questo settore negli ultimi due anni. Per capire, per esempio, perché alcune leggi non sono state applicate senza che nessuno le abbia prima abrogate. Per individuare quante previsioni legislative sono state ignorate e aggirate con provvedimenti amministrativi. E per quantificare quante risorse finanziarie destinate a questo settore dellIsola sono finite altrove.
Quello che vogliamo dire è che i lavoratori di questo settore non debbono dormire sonni tranquilli. Al contrario – a nostro modesto avviso – dovrebbero cogliere la palla al balzo non per trattare con un Governo regionale che ormai non cè più e che non conta nulla, ma per bloccare tutto in attesa di riavviare il dialogo con il prossimo Governo regionale.
Ora – come si usava dire negli anni 70 – è il momento della lotta dura senza paura. Bloccare tutto per evitare speculazioni in campagna elettorale. Subito.
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