Controlli ex-ante e in itinere sulle attività formative finanziate con risorse comunitarie. È questa la novità che emerge a conclusione di un incontro operativo, tenutosi nei giorni scorsi, tra l’assessore regionale alla Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, e il Comandante regionale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione, Fabrizio Cuneo. In pratica è stata raggiunta l’intesa istituzionale per effettuare controlli sulle procedure di avvio e gestione delle attività formative.
Il riferimento è all’Avviso 20/2011, il mega bando concepito dal famigerato trio delle meraviglie LAC (Lombardo, Albert, Centorrino) per complessivi 900 milioni di euro in tre anni (2012/2014). L’attività ispettiva dovrebbe riguardare i progetti formativi finanziati con le risorse del Fondo sociale europeo 8Fse), comprendendo, per esempio, anche gli Avvisi 1 e 2 del 2010 riguardanti gli Sportelli multifunzionali.
Verifiche da subito, quindi, con controlli preventivi da parte delle Fiamme Gialle. Un passo in avanti verso la riorganizzazione del settore.
“Con i vertici della Guardia di Finanza – dice lassessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra – si è deciso di avviare un percorso di collaborazione per garantire che le attività formative, tenuto conto del pubblico interesse che rivestono, sopratutto per i giovani siciliani, vengano gestite nella massima trasparenza. La formazione professionale, in Sicilia, va radicalmente cambiata”.
L’assessore indica come restituire credibilità e legalità al settore. “Il nostro rigoroso impegno – aggiunge lassessore – sia nella delicata fase di accreditamento, sia nella successiva attività di controllo delle attività autorizzate, sarà ancora più efficace se accompagnato da una mirata azione di collaborazione con altri soggetti istituzionalmente preposti a svolgere attività di controllo sulla gestione dei fondi comunitari come, ad esempio, la Guardia di Finanza”.
Sulla tempistica dei controlli Scilabra ha sottolineato la novità contenuta nell’intesa: “Su questo aspetto l’ipotesi di lavoro è quella di anticipare le verifiche durante la gestione dei corsi e non più soltanto in fase di rendicontazione finale. Siamo i primi ad avviare un progetto di prevenzione di questo tipo”.
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