I grossi incendi di Cefalù, Monreale, Corleone e di altre numerose aree della provincia palermitana non possono e non devono essere dimenticati. Sono centinaia gli ettari di bosco, e in parte distrutti dagli incendi estivi. Le conseguenze dei roghi si manifestano anche durante la stagione invernale, in fenomeni di dissesto idrogeologico e di instabilità dei versanti. Stamattina a Enna si è svolto il Coordinamento regionale forestale della Flai Cgil Sicilia. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità di rilanciare una proposta di una nuova idea della forestazione in Sicilia, funzionale al rilancio economico delle aree interne attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale.
Una nuova forestazione quindi, che dovrebbe passare attraverso l’istituzione degli strumenti di governo del settore previsti dal nuovo contratto forestale regionale necessari per migliorare la qualità del lavoro. «Mancano ancora le risorse finanziarie previste della legge, il Governo ragionale non le ha inserite nel bilancio e non ha previsto l’utilizzo di fondi europei – dice a Meridionews Tonino Russo della segreteria Flai-Cgil Sicilia – Abbiamo chiesto l’applicazione del contratto firmato nel 2017 con le sigle sindacali».
Il 27 febbraio, in collaborazione con l’Università di Palermo, Legambiente, l’ordine dei Geologi, i forestali, la Flai-Cgil parteciperà ad una manifestazione che si terrà all’interno dell’Orto Botanico di Palermo. «Si cercherà di rilanciare il tema della forestazione, della tutela ambientale, e della valorizzazione del territorio – continua Russo -. L’obiettivo è quello di sottoscrivere un documento comune assieme ad un cartello di associazioni sul tema della salvaguardia del paesaggio e sull’utilizzo proficuo dei lavoratori forestali».
Il 7 febbraio il Sifus ed altri sindacati autonomi del comparto dei lavoratori forestali hanno incontrato l’assessore regionale al Territorio Cordaro. Nel corso dell’incontro l’assessore, come rende noto Maurizio Grosso in una nota, ha sottolineato l’intenzione del governo regionale di utilizzare fondi per 9 milioni di euro al fine di dare vita a una serie di attività propedeutiche all’attivazione della campagna antincendio. «L’assessore – afferma Grosso – ha comunicato inoltre che, nelle more della ricognizione dei residui attivi e passivi imposta dalla legge, ha già chiesto per il prossimo bilancio la somma di 64 milioni e i suoi uffici sono già attivati per inoltrare progetti atti ad attingere da fondi extra regionali».
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