Fontanarossa, imprenditori contro Bianco «Lo avevamo avvisato del declassamento»

Il declassamento dell’aeroporto Fontanarossa da parte dell’Unione Europea non smette di suscitare polemiche. Ad intervenire nuovamente sono gli imprenditori catanesi riuniti nel Tavolo delle imprese, a cui non è piaciuto l’intervento, da loro giudicato tardivo, del sindaco Enzo Bianco sulla vicenda. «Avevamo puntualmente avvisato il sindaco del pericolo di declassamento dell’aeroporto, lo avevamo invitato al nostro meeting. Ha scelto di fare altro», commenta l’imprenditore Giuseppe Ursino. Non tutto però è perduto. Il Tavolo aggiunge alle critiche la nuova sfida: «Fare sistema infrastrutturale su area vasta». Che significa riconsiderare anche il porto e le altre infrastrutture della zona in un’unica logica. La dead line c’è già: dicembre 2014, momento in cui il Parlamento europeo aggiornerà la Ten-T, l’ormai famosa lista dei principali e strategici aeroporti europei, da cui Catania è appena rimasta esclusa.

Ieri mattina il sindaco ha duramente criticato la scelta dell’Europa, definendola «irrazionale» e promettendo un impegno trasversale, che coinvolga deputati di tutte le parti politiche, per cambiare la decisione. Un dichiarazione che secondo gli imprenditori arriva tardi. «Noi lo avevamo avvisato – commenta Ursino – Lo avevamo invitato a partecipare all’evento promosso dal Tavolo per le imprese, lo scorso 23 settembre. Proprio in quella occasione avevamo previsto un suo intervento coerente con il ruolo istituzionale che ricopre. Invece, ha preferito dedicare il suo tempo a incontri di altra natura, per festeggiare improbabili premi imprenditoriali. Insomma, è apparso assolutamente distaccato dal problema aeroporto».

In particolare Bianco ha puntato il dito contro il criterio della grandezza della città come parametro di selezione, per cui gli aeroporti di Palermo, Bari e Napoli rivestirebbero un ruolo maggiormente strategico rispetto a Fontanarossa. Gli imprenditori, tuttavia, vanno oltre, ricordando che tra i motivi del declassamento spicca la bocciatura di tutto il sistema delle infrastrutture. «Metaforicamente, il porto e l’aeroporto sono equiparabili ad una miniera d’oro e di diamanti – sottolineano dal Tavolo delle imprese – L’Europa ci chiede di fare sistema infrastrutturale come area vasta, solo così potremo avere una corsia preferenziale nella Programmazione 2014/20. Gli indichiamo anche l’obiettivo: dicembre 2014. In quella data il parlamento Europeo aggiornerà la TEN-T e, con le giuste condizioni, potrebbe inserirci. Operando quella revisione del piano che tutti auspichiamo. Nel caso di suo insuccesso -concludono – allora Catania ha sbagliato sindaco».

Redazione

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