Fontanarossa, 630mila euro per realizzare l’area Covid Progetto per velocizzare tamponi ai passeggeri in arrivo

Oltre 630mila euro ripartiti in tre gare d’appalto. È l’investimento della Protezione civile regionale per l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. In programma c’è la realizzazione di un’area all’interno del terminal B, dove verranno effettuati i tamponi per il Covid-19. I termini per presentare le offerte scadevano ieri a mezzogiorno. Tre le imprese invitate a presentare un’offerta. Nelle determine che accompagnano le procedure si sottolinea l’urgenza con cui i lavori dovranno essere completati

L’appalto più corposo – 384mila euro più Iva – riguarda l’allestimento di venti box delimitati con pannelli in alluminio e laminato, in modo tale da creare due settori distinti in cui verranno accolti contemporaneamente i passeggeri provenienti da due voli diversi. L’obiettivo è quello di evitare assembramenti e, al contempo, ridurre i tempi di attesa. Il progetto prevede anche locali magazzino, spogliatoi per i medici e quattro salette per ospitare i passeggeri che risulteranno positivi al test. Vale 32mila euro l’affidamento diretto a una specifica impresa scelta dalla Protezione civile – il prezzo sarà da concordare – per fornire l’arredamento da collocare nell’area Covid. La fornitura prevede 600 sedie in acciaio, 20 tavoli per le sale d’attesa, altrettanti richiudibili, 40 poltrone di cui la metà con braccioli, 20 mobili bassi con serratura, 20 cestini gettacarte, 20 attaccapanni e altrettanti contenitori per i rifiuti. L’ultima spesa – 214mila euro più Iva la base d’asta – riguarda la fornitura e l’installazione della linea elettrica di cantiere che collegherà i terminal A e B, comprensivo di messa a terra e quadro elettrico interno al terminal B. In questo caso la procedura di affidamento scelta è quella della gara a inviti.

In questi primi otto mesi di emergenza Covid, gli aeroporti sono stati al centro dell’attenzione per il rischio di diffusione del virus. In primavera l’attesa è stata per l’installazione dei termoscanner utili a garantire i controlli della temperatura in tempi più celeri rispetto al termometro individuale a infrarossi. Nei giorni scorsi, a Fontanarossa si sono registrate lamentele da parte di chi era in procinto di partire per via delle lunghe attese nella fase dei controlli. In particolare, delle autocertificazioni con cui i viaggiatori sono tenuti a dichiarare di non avere sintomi compatibili con l’infezione da SarsCov-2. «Le forze dell’ordine erano presenti ma in numero assolutamente insufficiente rispetto al reale fabbisogno di organizzazione e controllo e in un contesto di grande nervosismo», ha scritto in una nota la Filt Cgil. Il sindacato ha inoltre chiesto l‘istituzione di un comitato anti-Covid che possa ragionare sul miglioramento in termini di sicurezza delle attività all’interno dello scalo.

Simone Olivelli

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