Fondo Picone, esonda il fiume Oreto M5s: «Garantire incolumità cittadini»

«L’area di Fondo Picone nei pressi di via Decollati, lungo il corso del Fiume Oreto, (tra il ponte Oreto e il ponte ferroviario verso mare), è area identificata dal PAI (Piano di assetto idrogeologico) come Rischio Slluvione R4 cioè Molto Elevato. Si è formato un accumulo di materiale detritico ed è cresciuta una fitta vegetazione con alberi e piante varie che non ha più garantito la piena funzionalità dell’opera di canalizzazione e dunque il regolare flusso delle acque. Ad oggi nulla è stato fatto e aumenta la preoccupazione per i residenti considerato anche le forti precipitazioni di questi giorni. Chiediamo che si intervenga immediatamente e si garantisca incolumità e la sicurezza dei cittadini». La denuncia è del consigliere del Comune di Palermo del M5s Tony Randazzo. «In occasione delle forti precipitazioni avvenute durante il giorno 3 novembre 2018 il corso d’acqua ha inondato l’area di Fondo Picone – prosegue il consigliere pentastellato – L’acqua è arrivata a quasi mezzo metro d’altezza causando danni e disagi ai cittadini della zona, ma fortunatamente nessun ferito».

Lo scorso 8 novembre, assieme al consigliere di circoscrizione Saverio Bruschetta, è stata inviata una richiesta ufficiale a sindaco Orlando, assessore Arcuri, presidente della II Commissione Consiliare, presidente della III Circoscrizione, presidente Musumeci, Gianfranco Miccichè Presidente dell’ARS, Giuseppa Savarino presidente della IV Commissione Ambiente all’ARS, Commissario Croce, assessorato regionale Ambiente, oltre che alla protezione civile, al genio civile e al comando vigili del fuoco, all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente Sicilia e per conoscenza all’ordine dei regionale dei Geologi, all’ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti conservatori della provincia di Palermo, all’ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, chiedendo «la messa in atto immediatamente tutte le misure necessarie per garantire il naturale deflusso delle acque del fiume e scongiurare il ripetersi di esondazioni che possano provocare danni a persone e fabbricati presenti nelle aree contermini».

«Il 19 dicembre 2018 a seguito di nostro ulteriore sollecito del 28 novembre 2018 è arrivata una prima risposta da parte dell’ufficio Ambiente del Comune di Palermo a seguito di sopralluogo del 26 novembre 2018 durante il quale è stato accertato che nel tratto di fiume è stata riscontrata la presenza di ‘detriti alluvionali misti a vario materiale vegetale, canne in particolare, impedendo in buona sostanza il regolare deflusso dell’acqua, causa la parzializzazione dell’alveo’. Con la stessa l’ufficio ambiente del comune di Palermo inoltre rappresentava la necessità ‘rimandendo comunque ampi margini di sicurezza’ di intervenire per avviare le necessarie attività di bonifica dell’alveo».

Redazione

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