Addio ai fondi Pac. La Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha respinto gli emendamenti presentati da alcuni senatori (Forza Italia e Sel) che tentavano di bloccare lo scippo di 3,5 miliardi euro di fondi europei al Sud Italia. Per la Sicilia si tratta di uno scippo di 500-600 milioni di euro.
Soldi che il Governo Renzi userà per finanziare gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni, che, ovviamente, visti i chiari di luna dell’economia siciliana, interesseranno principalmente il Nord.
A chiedere alla delegazione parlamentare siciliana di opporsi al furto erano stati sia il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che il dirigente generale della Programmazione, Vincenzo Falgares, in occasione dell’incontro con i parlamentari nazionali all’Ars.
L’appello era stato raccolto da Forza Italia e dal Movimento 5 Stelle (e anche da qualche senatore di altri gruppi) che hanno presentato emendamenti correttivi all’articolo 12 della Legge di Stabilità, che, appunto, prevede la norma in questione.
Ancora prima, a protestare era stato Sel che alla Camera aveva già dato battaglia sul tema e l‘Anci Sicilia.
Ma non è servito a nulla. Assordante il silenzio del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, come sottolinea Sergio Lima della segreteria regionale di Sel:
«Neppure nel giorno in cui vengono bocciati, dalla maggioranza PD-NCD-UDC, in commissione Bilancio del Senato gli ultimi emendamenti per salvare i 3,5 miliardi di finanziamenti per le Regioni meridionali relativi ai fondi Pac, il presidente Crocetta avverte l’esigenza di far sentire la sua voce e quella della Regione siciliana su questo autentico scippo. Tacciono i deputati e i senatori del Pd e delle altre forze a sostegno del Governo Renzi, tacciono gli assessori che invitavano all’ottimismo, tace una politica siciliana che oggi ha dimostrato il proprio disinteresse sul futuro dell’Isola» dice Lima.
«Oggi che lo scippo è stato perpetrato definitivamente – conclude Lima – continua un silenzio complice mentre i Comuni dell’Isola vedono scomparire risorse essenziali. Ennesima dimostrazione di un commissariamento nazionale che impedisce, anche, qualsiasi protesta e rivendicazione».
All’attacco anche Forza Italia:
«Il Pd che sbandierava il sostegno della Sicilia – dice il capogruppo azzurro all’Ars Marco Falcone – diventa il carnefice dell’Isola, Regione che oggi governa insieme a Crocetta. Questi fondi che dovevano rappresentare stanziamenti di supporto al magro bilancio corrente, oggi metteranno a dura prova i conti della stessa Regione, creando non pochi problemi alla nuova formulazione del bilancio 2015, rischiando di infliggere un colpo mortale ai conti. È grave l’assordante silenzio che il presidente della Regione sta mantenendo, dimostrando tutto il suo servilismo nei confronti del potere centrale e dimostrando egli stesso non protagonista, ma succube di un Pd che manifesta cattiveria nei confronti della Sicilia».
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