Fns: le manifestazioni di piazza? La vera questione è la liberazione della Sicilia

A PROPOSITO DELLE AGITAZIONI IN CORSO PROMOSSE DAL MOVIMENTO DEI “FORCONI – DICEMBRISTI” (FORCONI + MOVIMENTO 9 DICEMBRE) CHE VOGLIONO ANCHE L’ITALIA “UNA” ED “UNITA” … DALLE ALPI ALLA SICILIA
da Giuseppe Scianò
leader del Fronte nazionale siciliano
riceviamo e volentieri pubblichiamo

La “Sovranità Italiana”, la “ITALIA UNITA” (comprendente la Sicilia),la “ITALIA UNA” e ….. via dicendo, hanno fatto e fanno apparire sempre più “nazionaliste”, in senso “italiano” ed “unitario”, le manifestazioni e le “agitazioni” in corso del neo-Movimento “9 Dicembre”, al quale – (se non sbagliamo) – assieme ad altre aggregazioni politiche e sindacali, farebbero capo anche i “Forconi” operanti in Sicilia.

A questo grande Movimento di piazza non mancano altri argomenti e non mancano certamente – graditi o non – gli estremisti di destra,né quelli di sinistra.

Non mancano neppure i toni forti tipici di un certo ambiente reazionario italiano. E minacce, di triste, anzi di tristissima memoria, lo confermano. Il richiamo al piazzale LORETO (….. senza precisare bene “a favore” o “contro” CHI) costituisce uno dei tanti biglietti di visita.

Troviamo, altresì, INQUIETANTI gli spazi e gli ammiccamenti di non pochi organi di informazione. Registriamo consensi, talvolta qualificati e convinti, persino nella Sicilia e nella “NAPOLITANIA” (cioè nella parte continentale dell’Ex Regno delle Due Sicilie, che dall’ITALIA UNITA, sin dal 1860, non hanno avuto, né avranno mai, quei vantaggi dei quali ha goduto e gode l’economia del Nord-Italia, PADANIA compresa.

Le rivendicazioni, che in gran parte sono condivisibili e che possono essere considerate persino SACROSANTE (mutuiamo un aggettivo usato da un intellettuale della Sinistra italiana), a nostro modesto giudizio, vanno, tuttavia, per conto loro e non sono trainanti quanto lo sono, invece, la voglia di “DESTABILIZZARE” per “destabilizzare”.

Creando, così, confusione e disordine (talvolta inconsapevolmente o in buona fede), senza uno specifico progetto politico di mutamento effettivo ed in meglio della Società.

Con il risultato paradossale finale – checché se ne dica – che vede la “CASTA” al potere e l’attuale classe pseudo-dirigente USCIRE avvantaggiate e rivalutate sostanzialmente dall’opinione pubblica italiana terrorizzate dall’ipotesi del TRIONFO e quindi della ”LEGALIZZAZIONE” di fatto del CAOS e della violenza.

Il fatto che BERLUSCONI abbia disdetto l’incontro preannunciato con i dimostranti non elimina le nostre preoccupazioni. Le aumenta, semmai. Avvertiamo, comunque, “FETU DI ABBRUSKU” !

In questo contesto riteniamo doveroso, però, dare atto, quantomeno, ai Forconi operanti in Sicilia, di aver tenuto, fino a questo momento, un comportamento responsabile e di non avere, quindi, provocato i grandi disagi che, invece, sono stati provocati in Continente (Roma compresa) dai loro colleghi “Nove dicembristi”.

Ai Forconi di Sicilia è appena il caso di fare rilevare, tuttavia, come la “QUESTIONE SICILIANA”, la “VERA” Questione Siciliana, sia rimasta fuori della porta (a tutto vantaggio dei punti di vista “nordisti”).

Non poteva essere diversamente.

Si rileva, cioè, lo stesso “MALE OSCURO” che colpisce non pochi Componenti del Governo e del Parlamento della Regione Siciliana, i quali – con il megafono o senza megafono – non sanno più cosa dire e cosa combinare per distrarre e/o per distogliere il Popolo Siciliano dai propri VERI problemi, dalla consapevolezza di se stesso, dalla rivendicazione dei DIRITTI NEGATI, dalla speranza di un futuro migliore.

Il tutto, mentre dilagano, in Italia ed in Sicilia, i “CASI” di INCOSTITUZIONALITA’ vecchi e nuovi, che investono tutto e tutti, compresi i MORALISTI di mestiere, i TRASFORMISTI ed i grandi ATTORI 

Noi Indipendentisti FNS abbiamo, a nostra volta, il DOVERE di evidenziare e di denunziare la gravissima condizione di INCOSTITUZIONALITA’ nella quale si trovano quasi tutte le Istituzioni pubbliche operanti in Sicilia, a causa della mancata applicazione integrale dello Statuto Speciale di Autonomia, parte integrante della COSTITUZIONE ITALIANA. Una condizione di incostituzionalità, quella di cui parliamo, che non può essere “SANATA” con il susseguirsi di altre VIOLAZIONI dello Statuto stesso e della Costituzione. Né può essere SANATA dalla RASSEGNAZIONE e dal “LETARGO” imposti al Popolo Siciliano.

Ed ovviamente non può SANARE tanta illegalità il semplice trascorrere del tempo. Non dimentichiamo, infatti, che la Costituzione, in ogni Stato di Diritto, è la “LEX LEGUM”. Non è, cioè, una legge o un Testo Unico qualsiasi.

Per il Popolo Siciliano esiste qualche aspetto particolare del problema da far valere ERGA OMNES.

Nel 1946, infatti, la “via di uscita” della guerriglia indipendentista in corso (o, per meglio dire, il “COMPROMESSO”) fu trovata in un PACTUM, stipulato fra i rappresentanti del Popolo Siciliano in armi ed il Governo Italiano nella propria interezza. In base al suddetto accordo la Sicilia avrebbe fruito di uno “Statuto Speciale di Autonomia”, come ”alternativa” alla Indipendenza. Non uno Statuto qualsiasi. Ma, come ebbe a dire Attilio Castrogiovanni, da “quasi-Stato”. Uno Statuto, peraltro, scritto con il sangue del Popolo Siciliano.

Dopo ben 67 anni di VIOLAZIONE unilaterale del PACTUM, il Popolo Siciliano deve prendere atto della decadenza del “Patto” e, quindi, della riapertura automatica della Questione “INDIPENDENZA DELLA SICILIA”.

La Questione Siciliana, lasciata fuori dalla porta, ritorna, quindi (piaccia o non piaccia ai “FORCONI – NOVE DICEMBRISTI” ed ai Partiti italiani) diventa nuovamente prioritaria e di grande attualità.

La scelta indipendentista, peraltro, oltre che essere legittima, opportuna, utile ed OBBLIGATA, è di grande attualità in quasi tutte le NAZIONI SENZA STATO inglobate negli Stati che fanno parte dell’Unione Europea.

Certamente: l’FNS “Sicilia Indipendente” ha intenzione di rispettare le opinioni altrui, anche quelle dei Nove-Dicembristi e dei loro alleati, allorquando e se le avremo ben comprese.

Intanto, l’FNS è e rimane da una parte sola: dalla parte del Popolo Siciliano. E ne rivendica il rispetto dei DIRITTI NEGATI.

Non aggiungiamo altro perchè i fatti parlano e continueranno a parlare da soli.

 

Redazione

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