Se non è un tutti contro tutti poco ci manca. L’ennesimo caos sui rifiuti, con la città nuovamente colma di immondizia nei giorni più caldi dell’anno, ha incrinato anche la presunta unità che fino a questo momento la giunta Orlando, la Rap, i vigili urbani e anche le opposizioni politiche (che si erano limitati alle critiche dando comunque ulteriore fiducia) avevano in un certo senso concordato in merito a iniziative come facciamounpatto. Ora invece tornano le accuse incrociate: polizia municipale contro Rap, M5s contro amministrazione. Sotto il segno degli esposti in procura.
A rinfocolare la polemica è l’ex capo della polizia municipale Gabriele Marchese, accantonato dal sindaco con l’accusa di aver effettuato pochi controlli sugli errati e illeciti conferimenti, che si è visto attaccare anche dai vertici della municipalizzata. «I controlli sul conferimento dei rifiuti spettano agli agenti di pulizia municipale, la raccolta e il mantenimento del decoro in città alla Rap – ha ribadito Marchese – I vigili urbani hanno fatto il loro dovere come dimostrano le tante indagini fatte, consiglio all’amministratore unico della Rap Giuseppe Norata di occuparsi di far funzionare l’azienda e garantire ai cittadini la pulizia che meritano».
Dopo la mano tesa dell’amministrazione, adesso sindaco e amministratore Rap hanno scelto un cambio di strategia comunicativo. Additando, ed esponendoli alla gogna mediatica, i cittadini che continuano impunemente a riempire la città di rifiuti a qualsiasi orario e in qualsiasi luogo. Una scelta che però è stata contestata da parte della popolazione. «Aberrante mettere le foto di chi sbaglia sui social, soprattutto se a farlo è la massima istituzione cittadina – scrive ad esempio Giulia – Mi sembra di leggere un post di Salvini. Non ci si può abbassare a tanto. I controlli e le sanzioni possono serenamente continuare anche senza mettere alla gogna mediatica i colpevoli».
Intanto prosegue la difesa dell’ex capo della polizia municipale, in quella che allo stesso tempo è un j’accuse. «I miei uomini hanno controllato da sempre il corretto conferimento dei rifiuti – aggiunge Marchese – Non solo ma gli agenti della polizia municipale hanno controllato anche lo svolgimento del lavoro degli operai della Rap. Sono stati seguiti gli autocompattori ed è stato accertato e verificato che alcuni cassonetti vengono lasciati pieni. Forse perché così si formano le discariche che vengono ripulite con costi maggiori e in regime di straordinario? Sono tante le cose che abbiamo notato in questi mesi. I fondi per lo straordinario della Rap si trovano, ma per gli agenti della polizia municipale mai».
Se Marchese questa volta attacca Rap, il M5s ne approfitta per annunciare di essersi rivolto nuovamente agli organi giudiziari. «È inquietante e grave la denuncia dell’ex comandante della polizia Municipale di Palermo Gabriele Marchese sulla raccolta e sulla attuale emergenza rifiuti. – afferma il consigliere pentastellato Antonino Randazzo – Chiederò che venga convocato e ascoltato in consiglio comunale. Considerata la situazione ormai insostenibile, la città stracolma di rifiuti, i disservizi gravi e con essi rischi connessi alla salute pubblica proprio nella giornata di ieri intanto abbiamo presentato come Movimento 5 Stelle un esposto in Procura per disporre gli opportuni accertamenti».
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