Fli, il ‘tradimento’ di Pippo Currenti

Non c’è campagna elettorale senza cambio di casacca. Del resto, quando la ‘vocazione al tradimento è nelle ‘leggi di Mendel’ c’è poco da fare: si tradisce e basta. E’ il caso di Pippo Currenti, parlamentare uscente di Sala d’Ercole, che la notte scorsa ha abbandonato Futuro e Libertà per ripararsi sotto le bandiere di Nello Musumeci.

“La notizia dell’abbandono di Futuro e Libertà di Pippo Currenti – commenta Daniele Tranchida (foto sotto), assessore regionale al Turismo e componente dell’Ufficio politico di Fli in Sicilia – non è un fatto politico, ma un episodio di piccolo trasformismo elettorale dell’ultima ora di cui ormai tutti sanno fin nei dettagli i veri motivi. Non cambia nulla quindi per chi, come la comunità di Fli, costituisce un punto di riferimento e di aggregazione con l’obiettivo di un reale cambiamento in Sicilia”.

“Le motivazioni fornite da Currenti – aggiunge Tranchida – evidenziano soltanto un’attitudine al piccolo tradimento priva di qualsiasi orizzonte ideale e progettualità a cui sbarreremo le porte senza lasciare né spazi né spiragli, incluse promesse e falsi impegni col territorio e gli elettori”. 

Le motivazioni delle quali parla l’assessore Tranchida sono le seguenti: nel collegio di Messina si candida il leader regionale di Fli, Carmelo Briguglio. Ciò significa che Currenti (eletto quattro anni fa con i voti di Briguglio) non sarebbe stato eletto. La sua sarebbe tata una candidatura di servizio. Ma siccome, a quanto pare, Currenti ci avrebbe preso ‘gusto’ a fare il deputato regionale, se n’è andato da Musumeci. Cosa gli avrà promesso il candidato alla presidenza della Regione di Pdl e PID? 

Secondo noi solo ‘ramurazzi’, perché a Messina Musumeci non ha cosa promettere. Forse, se Musumeci verrà eletto, Currenti ‘acchiapperà’ qualche posto di sottogoverno. Difficilmente finirà nel listino.

Oggi, a Palermo, si riunisce il coordinamento regionale di Fli. All’ordine del giorno, l’accordo elettorale per il sostegno alla candidatura di Gianfranco Miccichè. Un colpo duro, per Musumeci, il Pdl e il PID, che le hanno provate tutte per convincere gli uomini di Futuro e libertà a non appoggiare Miccichè (il ‘caso’ Currrenti rientra in questo ‘nobile’ scenario da campagna acquisti…).

Fli, con la ‘benedizione’ di Gianfranco Fini in persona, appoggerà la candidatura del leader di Grande Sud, Miccichè. Anche Fabio Granata, che all’inizio faceva un po’ i ‘capricci’ seguirà le indicazioni di Fini.

Per Musumeci, Pdl e PID è una fregatura. Una grande fregatura. Perché così come sono sbagliati i sondaggi che danno Fava all’8-10 per cento e Rosario Crocetta al 27 per cento, sono altrettanto forzati i sondaggi che danno Musumeci al 30 per cento.  E così come i sondaggi che danno Fava all’8-10 per cento sarebbero dovuti servire per convincere gli elettori della Sinistra siciliana a votare per Crocetta e Pd, i sondaggi che danno Musumeci al 30 per cento sarebbero dovuti servire per convincere Fli a non allearsi con Miccichè e ad allearsi con lo stesso Musumeci.

In pratica, Gianfranco Miccichè guadagna 4-5 punti in percentuale. Non nei sondaggi, ma nei numeri reali. 

Di fatto, chi ha commissionato questa ‘bordelliata’ di sondaggi ‘teleologici’ torna a casa con le pive nel sacco. Fli non ha ‘abboccato’. Mentre nella nota di stasera vi illustreremo un’ulteriore dimostrazione del perché – fatti oggettivi alla mano – Claudio Fava è molto più avanti rispetto ai sondaggi.

 

Redazione

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