Salta l’insediamento del Consiglio comunale eletto lo scorso 11 giugno a Fiumefreddo di Sicilia. Gli otto scranni destinati alla maggioranza del neosindaco Sebastiano Nucifora ieri sono rimasti clamorosamente vuoti dopo che i consiglieri della lista Ricominciamo non hanno risposto alla convocazione fissata dal presidente uscente dell’aula, Stefano Principato. Inevitabile che il fatto diventasse subito un caso in un panorama politico che la fine della campagna elettorale ha raffreddato solo parzialmente. Al municipio, infatti, erano invece presenti i quattro rappresentanti della nuova minoranza, cioè la candidata sindaca perdente Marinella Fiume e i suoi compagni di lista Giuseppe Nucifora, Giovanni Spinella e Maria Taormina. Ma il giuramento degli eletti e l’elezione del presidente dell’assemblea e del suo vice sono comunque slittati a stasera. «Certo è che non si parte con il piede giusto – commenta la stessa Fiume a Meridionews – Far mancare il numero legale è stata una mancanza di rispetto istituzionale che si commenta da sé». L’opposizione parla anche di «una maggioranza già lacerata da contrasti interni», puntando implicitamente il dito sulla contesa che starebbe dividendo il fronte di Nucifora, ovvero proprio quella fra gli aspiranti presidenti del Consiglio.
Due le personalità più accreditate per la carica: Marinella Cascino e Mario Patti, entrambi nomi cardine del progetto che ha riportato il sindaco sulla poltrona lasciata nel 2012. La prima, in passato assessora e consigliera di minoranza durante il mandato di Marco Alosi, è una fedelissima del primo cittadino; il secondo, anch’egli già consigliere, reclamerebbe a sua volta un posto al sole. Anche perché, finora, Nucifora avrebbe dato una forte impronta personale alle nomine compiute. A partire dal vicesindaco Michele Spina e dall’assessore al Bilancio Giuseppe Cardillo, commercialista di comprovata fede lombardiana con un lungo curriculum di incarichi in enti locali del Catanese.
Ma tali ricostruzioni, invece, Sebastiano Nucifora le respinge totalmente al mittente. «Il vero problema è che la minoranza non si è ancora rassegnata – attacca l’uomo già alla guida della città dal 2002 al 2012 – Saremo noi a governare per cinque anni nell’interesse di Fiumefreddo». Il flop della prima seduta consiliare sarebbe stato motivato, al contrario, dall’assenza già programmata da tempo di alcuni consiglieri: «Abbiamo scelto di presentarci uniti, sapevamo da tempo che qualcuno non avrebbe potuto esserci e non avrebbe avuto senso fare i giuramenti a rate», spiega il sindaco che, con voluta sfrontatezza, si spinge anche ad anticipare a Meridionews il risultato delle votazioni d’aula previste per oggi. «La presidente del Consiglio sarà Marinella Cascino, il vice sarà Salvo Gagliardotto, saremo compatti e per l’opposizione ci sarà poco da sperare», conclude. «Fosse stato solo un problema di assenze con un telefonata avremmo potuto evitare che tutto si risolvesse in una mancanza di galateo istituzionale», è infine l’annotazione che arriva dalle fila dell’opposizione.
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