«A Fiumefreddo non cè nulla per i giovani, nessun centro, nessun luogo dove riunirsi. Con lo Zummit Fest proviamo a far rivivere questa città». I ragazzi dellassociazione Mentelocale hanno scelto larte e la cultura per trasformare la cittadina ionica, almeno da oggi a giovedì, in punto di attrazione e partecipazione.
Da stasera a giovedì, nel casale Papandrea di proprietà del Comune, andrà in scena un concentrato di concerti, workshop ed incontri. Chiuderà la tre giorni lesibizione de Ipercussonici. Mentelocale nasce a luglio, «ma opera attivamente da dicembre», precisa Maria Donata Iannino, una delle fondatrici, 24 anni, neolaureata in Lingue. «Abbiamo iniziato in cinque continua tutti studenti tra i 22 e i 27 anni. Volevamo fare qualcosa per il nostro territorio». Si sono guardati intorno, cercando altri giovani mossi dallo stesso spirito: agire per cambiare le cose. Così hanno chiesto e ricevuto aiuto per organizzare levento alle associazioni Prova DAutore, Effetto Domino, Labim, Jonic Noise, Fiera Bio, Croce Rossa Fiumefreddo di Sicilia, Ti regalo una storia, Afa e Greenpeace. Una rete che mette insieme gruppi di Giarre, Linguaglossa, Fiumefreddo e Riposto.
Si inizia oggi con i workshop di fotografia, videomaking e scrittura creativa, che andranno avanti per tutti e tre i giorni dalle 10 alle 13. Dario Spoto e Rosario Leotta cureranno il laboratorio di fotografia, con accenni teorici e una parte di produzione che prevede anche nozioni tecniche di postproduzione ed editing. Il workshop di produzione video sarà affidato a Nuovo Cinema Casalingo, giovane casa di produzione indipendente di Acireale. Lobiettivo è realizzare un filmato a basso costo, con strumenti artigianali ma di buon livello. Sarà infine la giornalista Grazia Calanna, responsabile del periodico culturale lEstroVerso, a tenere il laboratorio di scrittura creativa.
Contemporaneamente ci sarà spazio per larte con gli spazi espositivi di pittura, scultura e fotografia e in serata un contest musicale a cui parteciperanno dieci band locali: da Catania Maggie in the box, Near the Blockhouse, Zaenit, Noirè e Bill in the tea, da Belpasso il gruppo See you Leather, quindi i giarresi Sindrome di stendhal e le due band di Fiumefreddo Automatika e Clan destiny. A impreziosire la tre giorni il concerto di chiusura, giovedì alle 21.30, de Ipercussonici.
Perché il nome Zummit? «Non cè un perché vero e proprio spiega Maria Donata eravamo davanti alla tv e sentivamo parlare tanto di summit importanti. Perché non giocare con le parole e farlo diventare Zummit? Suona bene». Sulla pagina Facebook dellevento è possibile consultare il programma completo e una mappa con le indicazioni stradali per raggiungere casale Papandrea in via Chiesa, teatro dellevento.
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