«Il protocollo d’intesa per la ristrutturazione dei bacini di carenaggio del Cantiere Navale è stato siglato nel lontano giugno 2010. Siamo nel settembre 2016 e in sei anni non è stato realizzato nulla. Si sono susseguiti soltanto incontri su incontri. Fino a quando non vedremo le lamiere in cantiere e i lavori al loro esordio resteremo sempre scettici a ogni annuncio». Lo dice Francesco Foti, Rsu Fiom Cantiere navale e componente della segreteria Fiom Cgil Palermo, commentando la notizia del via libera della Regione al nuovo bacino di carenaggio nel porto di Palermo, per l’adeguamento del bacino da 52 mila tonnellate e la realizzazione di uno da 80 mila tonnellate.
«Aspettiamo i fatti concreti: ovvero la visita dell’ad di Fincantieri Bono, che il sindaco di Palermo ci ha preannunciato nell’incontro fatto ad agosto con i sindacati a Villa Niscemi. Visita alla quale – aggiunge Foti – parteciperà anche la Regione, l’assessorato alle Attività produttive, l’autorità Portuale. Ci aspettiamo all’incontro anche la presenza del ministro Graziano Del Rio per l’altro bacino da 150 mila tonnellate che dovrebbe essere finanziato dal ministero Infrastrutture. E anche in questo caso, un anno fa, Del Rio e il sottosegretario Faraone annunciarono che si sarebbe avviato l’iter per la realizzazione della struttura – conclude – è passato un altro anno e non si è visto più niente».
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