SI è appena aperta la seduta d’Aula all’Ars. All’ordine del giorno, come già sappiamo, la Finanziaria e il Bilancio 2014. Come vi abbiamo anticipato ieri, oggi però, ci sarà solo la discussione generale.
Il Presidente di Sala d’Ercole, Giovanni Ardizzone, sottolineando le tensioni politiche che stanno accompagnando l’approvazione della manovra, ha annunciato una riunione dei capigruppo per martedì prossimo, augurandosi una intesa che possa evitare il ricorso all’esercizio provvisorio (deadline: 10 Gennaio).
“Gli uffici dell’Assemblea e del governo faranno un esame ulteriore della complessa materia: martedi’ mattina poi si riunira’ la conferenza dei capigruppo, come chiesto anche dal governatore” ha detto in Aula.
E ancora ha indicato come prioritaria ed essenziale “la necessita’ di un esame rigoroso delle entrate iscritte in bilancio sulla base di una relazione tecnica che espliciti in maniera analitica e puntuale criteri di quantificazione e fondatezza delle previsioni, integrando le indicazioni di massima contenute nella relazione tecnica depositata dal governo”. Solo partendo da questo elemento di certezza – ha detto Ardizzone – potra’ essere articolata l’intera manovra, con la dovuta attenzione ai limiti e alle regole di copertura finanziaria delle maggiori spese della finanziaria, alle quantificazioni di quei capitoli strategici e di quelle appostazioni obbligatorie che, per loro natura, sono essenziali per garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio”.
Ad apertura della seduta, un minuto di silenzio in memoria di Santi Nicita (nella foto), ex deputato ed ex Presidente della Regione, noto anche per essere lo zio di Stefania Prestigiacomo, che si è spento ieri.
Nicita ( (Furci Siculo, 4 agosto 1929) viene eletto per la prima volta deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nella lista DC, collegio di Siracusa, nel 1971. Rieletto nel 1976, è eletto assessore allo Sviluppo Economico e successivamente alla Presidenza fino al 1979. Confermato nella IX legislatura, nel 1982 diviene assessore al Bilancio.
Il 19 ottobre 1983 Nicita viene eletto presidente del 39° governo della Regione. Resta in carica come Presidente della Regione fino al 21 marzo 1984, quando si dimette a seguito di un avviso di garanzia legato allo “scandalo ISAB” per il quale verrà rinviato a giudizio e prosciolto in appello dopo essere stato condannato in primo grado.
Tra le principali attività legislative regionali, vi è stata la promozione di un provvedimento approvato dall’Ars e conosciuto come “Legge speciale per l’Isola di Ortigia.
Nel 1986 non si ricandida all’Ars, ma nel 1990 è il primo degli eletti nella lista DC alla Provincia di Siracusa. Dopo lo scioglimento della DC, Nicita aderisce a vari movimenti di ispirazione popolare-cristiana (Cristiano Sociali, Rinnovamento Italiano, Nuova DC, Udeur), per poi aderire al Partito Democratico. Dal 2000 al 2005 Nicita è presidente dell’ASI di Siracusa. Alle elezioni politiche del 2006 si è candidato alla Camera con l’UDEUR: capolista nella circoscrizione Sicilia 2, la lista ha ottenuto l’1,4% dei voti e non è stato eletto.
Ars ancora nel caos: si allungano i tempi del Bilancio 2014
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