Fiducia-Letta, duro attacco dei senatori Cinque Stelle siciliani

MARIO MICHELE GIARRUSSO: “QUESTO GOVERNO HA CONSEGNATO IL PAESE ALLA MAFIE”

Sono soprattutto i senatori siciliani del Movimento 5 Stelle a mettere pepe, anzi peperoncino-Doc, a un dibattito altrimenti noioso sulla fiducia al Governo Letta al momento in corso al Senato in una giornata che, comunque vada, si profila storica per la politica italiana.

Durissimo l’attacco del senatore catanese Mario Michele Giarrusso  (nella foto a destra) del M5S all’operato del Governo Letta: “Questo Governo ha consegnato il Paese e la Sicilia alle mafie” . E ancora, riferendosi alla vicenda della Shelabayeva: “Il ministro dell’Interno, Alfano, è responsabile del sequestro di una bambina”. Quindi l’affondo finale: “Questa giornata ricorda quella del 25 Luglio del 1943, quando uomini disperati ribaltarono il loro Governo”.

Interviene quindi Paola De Pin (Gruppo Misto, transfuga dal M5S) affermando che, anche se criticamente, darà la fiducia al Governo. La De Pin ha anche attaccato la dirigenza del M5S, ricevendo applausi da una parte dell’emiciclo e urla di disapprovazione dagli scranni  del M5S.

Mentre Monica Casaletto (M5S) mette in evidenza gli errori nella politica sull’ambiente, il dissenso tra “fedeli” e “infedeli” del M5S si trasforma in discussione concitata.

Segue il senatore trapanese Vincenzo Santangelo (M5S): “Gli italiani pagano meno tasse? Non è vero. Sono stati votati gli F35 con miliardi di euro, però gli italiani hanno meno soldi in tasca. Ha parlato di cultura, ma non so se Lei (riferendosi a Letta) ha letto il decreto-cultura. Non c’era scritto nulla sul turismo. Cosa mi è venuto a raccontare? Dei 12 miliardi dati all’Expo?”. E conclude: “La faccio venire a Niscemi e poi ci rivediamo per un discorso più costruttivo”.

Il senatore napoletano Peppe De Cristofaro (Sel), “Lo avevamo avvertito che il Governo con il PdL sarebbe stato negativo” .

“Non ci piacciono le parole (di Letta) che richiamano alla continuità” con la politica realizzata sinora. “Non c’è una rottura con le politiche di austerità che sono state il male per il nostro Paese – ha aggiunto De Cristofaro -. Avremmo voluto sentire parole che non siano un stanco proseguimento dell’esistente, ma un forte cambi di rotta, avremmo voluto che si prendesse atto che in questo Paese in queste ore, non possono non avere conseguenze sui programmi”

Tuttavia, non è chiaro, dal discorso di De Cristofaro se il Sel voterà compatto contro la fiducia a Letta. Va interpretata la formula “va lasciato libero il voto ai singoli”.

Mentre Formigoni dichiara alla stampa che i dissidenti del PdL sono 35, è ancora incerta la consistenza numerica che raccoglierà alla fine Letta, anche se il sostegno  degli ex-M5S aumenta le chance di successo.

Gabriele Bonafede

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