Ferrovie, con il nuovo anno aumenti oltre il 10% «Ma sul Passante il servizio è rimasto lo stesso»

Con il nuovo anno arrivano anche i rincari sui biglietti e glia abbonamenti per prendere il treno in Sicilia. Una maggiorazione prevista dal contratto di servizio ogni due anni, evitata l’anno scorso dalla Regione, ma non per il 2020. Aumenti dei prezzi che per gli esperti di Palermo in progress, sarebbero stati accettati dai cittadini con maggiore serenità se fossero stati accompagnati da un effettivo miglioramento del servizio nell’area del Palermitano. «Il biglietto sul Passante ferroviario è aumentato da 1,50  e 1,70 euro con il nuovo anno – spiega Riccardo Manieri di Palermo in progress – Siamo contrari, non ci sembra corretto, visto che il servizio è rimasto sempre lo stesso: due treni l’ora di cui uno non fa tutte le fermate. Il fatto che il prezzo del titolo di viaggio sia aumentato del 10 per cento non invoglia certo le persone a usufruire di questo servizio».

Non molto tempo fa a Palermo sono stati presentati i nuovi treni Pop, che saranno utilizzati sulle tratte ma restano tante cose che ancora devono essere messe a punto e definite. Sul Passante ad esempio sono da completare alcune stazioni e da rendere attivi i parcheggi annessi a servizio di chi viaggia. Oltre alla riduzione dei tempi di percorrenza ritenuti ancora eccessivi. Senza contare che ci sono cantieri partiti da poco, da sei mesi, che già rischiano lo stop come quelli per il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono. E si attende anche il biglietto integrato che dovrebbe prendere il via quest’anno.

L’aumento dei prezzi puntualizzano gli esperti di Palermo in progress è anche «superiore al 10 per cento – spiega l’ingegnere Roberto Di Maria – sfioriamo il 15 per cento. Non è stata una sorpresa: ogni due anni questi aumenti sono previsti nel contratto di servizio. In realtà si poteva intervenire per negoziare meglio questi rincari periodici ma è nelle facoltà dei contraenti procedere all’applicazione di queste maggiorazioni dei prezzi. Si è ritenuto opportuno procedere in questo modo. A nostro avviso se ci fosse stato un miglioramento del servizio sul Passante nel Palermitano, come in altre parti della Sicilia, magari la cosa sarebbe stata accolta con un minimo di consolazione. In questo momento sembra un po’ inopportuno e non fidelizza la clientela con il mezzo in un momento in cui è necessario approfittare di questa onda positiva rispetto alla ferrovia per incrementare ancora di più l’utilizzo del mezzo. Arriva quindi questa notizia che certamente potrebbe convincere qualcuno a preferire il mezzo privato e ad abbandonare il treno perché non più conveniente». 

Stefania Brusca

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