Fermata Cappuccini, ad Acireale 82 ditte rinunciano a gara Procedura deserta: a incidere l’aumento delle materie prime

Inaspettato, ma forse non più di tanto, rallentamento nell’iter che dovrebbe portare alla realizzazione della nuova fermata ferroviaria nel centro di Acireale. La gara d’appalto indetta da Rfi è andata deserta. A darne notizia è stata la stessa società di proprietà di Ferrovie dello Stato, con un avviso pubblicato ieri. La richiesta di un’offerta economica per la progettazione eseecutiva e l’esecuzione dei lavori era stata inoltrata a 82 imprese, ma nessuna di esse ha ritenuto di partecipare. 

All’origine del flop molto probabilmente c’è l’aumento del costo delle materie prime che sta incidendo sull’andamento del mercato. Sono tante, in giro per l’Italia, le gare d’appalto deserte poiché le condizioni economiche inserite nei bandi vengono ritenute non convenienti dalle aziende. In questo caso la base d’asta era di poco superiore ai 3,8 milioni di euro, comprensivi degli oneri relativi alla sicurezza stimati e delle spese di progettazione esecutiva, queste ultime quantificate in circa 118mila euro. Il capitolato d’appalto prevedeva anche la realizzazione della viabilità di accesso alla via Alcide De Gasperi.

La realizzazione della fermata in zona Cappuccini è uno degli obiettivi a cui ha puntato, sin dal suo insediamento, l’amministrazione comunale guidata da Stefano Alì. L’opera darebbe a residenti e turisti di spostarsi in treno salendo a bordo dal centro della città dei cento campanili. L’attuale stazione, infatti, è localizzata nella zona sud, in un’area poco servita dai collegamenti. A sostenere il progetto della nuova fermata è stato anche il governo Musumeci, con l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone che ha più volte rimarcato l’importanza dell’opera. Adesso bisognerà attendere per capire cosa deciderà di fare Rfi, non è escluso che si prepari una gara con nuovi prezzi che tengano conto dell’attuale situazione economica.

Simone Olivelli

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