Venti giorni di reclusione commutati in 1500 euro di multa per falso in atto pubblico. È la sentenza esecutiva con cui la giudice per le indagini preliminari di Palermo Annalisa Tesoriere ha condannato il falso dentista palermitano Giuseppe Paladino. L’uomo ha rinunciato all’opposizione al decreto penale di condanna e al beneficio dell’istituto di messa alla prova con la possibilità di essere destinato ai lavori socialmente utili. Il giudice per l’udienza preliminare lo ha riconosciuto colpevole di false dichiarazioni per ottenere l’iscrizione all’albo degli odontoiatri dell’Ordine dei medici. Paladino, nella domanda di iscrizione all’albo professionale, aveva dichiarato di essersi laureato a Pisa con il massimo dei voti e di non avere riportato condanne penali. Dai controlli disposti dall’Omceo però non è risultato né laureato, né abilitato nell’ateneo toscano. Da qui la denuncia in procura del presidente dell’Omceo Toti Amato e la costituzione di parte civile da parte dell’ordine.
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