Blitz all’interno del plesso scolastico Falconieri di via Gaudio, a Paternò, da parte di carabinieri e agenti della polizia municipale. L’obiettivo è allontanare dall’immobile i senza tetto, che all’interno hanno realizzato degli alloggi di fortuna. Ad allertare militari e agenti sono state le maestre della confinante scuola materna ed elementare del comprensivo Guglielmo Marconi, le cui aule trovano ospitalità nei due blocchi del plesso Falconieri da poco ristrutturate. Gli ospiti sono stati notati aggirarsi nei pressi della struttura ancora da riqualificare e oggetto, negli anni scorsi, di furti e atti vandalici.
Il controllo, a cui ha partecipato anche il sindaco Nino Naso, ha permesso di trovare due uomini, entrambi di nazionalità rumena, intenti a dormire. Durante la notte quella zona della scuola diventa ricovero per molti senza tetto, presumibilmente tutti stranieri. I due uomini sono stati allontanati e per uno di essi è stato necessario l’intervento del 118, considerato il pessimo stato di salute in cui si trovava. «Abbiamo raccolto la segnalazione delle insegnanti – spiega il sindaco – e siamo intervenuti tempestivamente. Nelle prossime ore gli uffici comunali provvederanno a mettere in sicurezza quella parte di scuola ancora da riqualificare, chiudendo tutti i possibili accessi». Questo intervento arriva a 24 ore di distanza da quello effettuato all’interno dell’ex hotel Sicilia, dove le forze dell’ordine hanno trovato circa dieci posti letto. I cui probabili fruitori potrebbero essere degli immigrati senza dimora.
Tutto questo in un periodo in cui a Paternò si apprestano ad arrivare numerosi cittadini extracomunitari in vista dell’avvio della campagna agrumicola. Negli anni passati erano sorte delle vere e proprie baraccopoli, nate in condizioni di estrema precarietà nella zona di contrada Ciappe Bianche, nei pressi di una mega discarica. Oppure all’interno di una galleria abbandonata delle Ferrovie italiane, con una tendopoli in grado di ospitare centinaia di braccianti. A dare sostegno e aiuto a quest’ultimi diverse associazioni di volontariato e la Caritas. «Con l’imminente arrivo dei lavoratori per la campagna agrumicola – spiega Salvatore Pappalardo presidente dell’associazione di protezione civile Apas – dobbiamo attrezzarci per fornire loro una adeguata assistenza con coperte, vestiario, cibo e anche un luogo dove farsi delle docce».
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